Michele Raviart – Città del Vaticano
Dio, “ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace”. Con questa preghiera Papa Francesco conclude la sua enciclica Fratelli tutti, che proprio in queste settimane compie un anno. Nel documento, frutto dell’esperienza nata con la Dichiarazione sulla Fratellanza umana di Abu Dhabi, il sogno è uno dei temi ricorrenti – a partire dal “Sogniamo come un’unica umanità” che si legge nei passi iniziali – ed è il filo conduttore a cui si ispira il ciclo di incontri promosso dalla Pontificia Università Gregoriana che inizia questo pomeriggio.
Percorsi di speranza
“Fratelli tutti: Il sogno di Dio per un mondo più umano” è infatti il titolo del ciclo delle conferenze, nove in totale, durante le quali teologi, studiosi, missionari e docenti provenienti dalle varie facoltà, istituti e centri della Gregoriana cercheranno di “diffondere e approfondire la comprensione dell’importante messaggio dell’enciclica” e rifletteranno sui vari “percorsi di speranza” presentati dal punto di vista delle loro rispettive discipline”.
I cristiani pensano a grandi obiettivi
“Il Papa propone un progetto con grandi obiettivi”, sottolinea a Radio Vaticana con Voi il padre gesuita Laurent Basanese, professore della facoltà di Missiologia all’Università Gregoriana. “Lui nota nell’enciclica che siamo paurosi, che siamo rinchiusi nelle nostre abitudini, nei nostri piccoli mondi ed è per questo che l’introduzione all’enciclica si intitola ‘senza frontiere’, cioè un mondo aperto”, spiega il religioso. “Pensare a grandi obiettivi per lo sviluppo di tutta l’umanità oggi suona come un ‘delirio’ – lo dice lui stesso – cioè un sogno non fattibile. Però noi siamo cristiani e crediamo anche che i nostri grandi desideri possono incarnarsi, possono realizzarsi”.
Il programma degli incontri
L’incontro di oggi, introduttivo all’intero ciclo di conferenze, che inizierà alle ore 17 e sarà possibile seguire sia in presenza, registrandosi sul sito della Gregoriana, sia in streaming sul canale youtube dell’università, sarà presieduto dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, mentre la relazione conclusiva il 16 dicembre sarà tenuta dal cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. “Costruire fraternità e dialogare con l’Islam a partire dalle questioni di bioetica” ma anche le riflessioni sull’enciclica da parte ebraica con il rabbino Benedetto Carucci Viterbi saranno invece i temi di alcuni degli altri incontri.
C’è sempre l’opzione del dialogo
Ad un anno dalla pubblicazione della Fratelli tutti, infatti, il riscontro nel miglioramento del dialogo interreligioso, spiega ancora padre Basanese, “è stato molto forte”. “Il dialogo è, con il sogno, il tema che traspare in questa enciclica. Un dialogo vero, reale e sincero che è visto come una ‘via di mezzo’ tra la chiusura e il fuggire dalla realtà in mondi privati e la protesta violenta e egoista. C’è sempre una possibilità, un’opzione, che è quella del dialogo. E il Papa – aggiunge il gesuita – nell’enciclica parla di queste persone che sono ‘nel dialogo’, come ‘eroi del futuro’, cioè coloro che potranno essere sia radicati nella loro identità che allo stesso tempo capaci di andare verso l’incontro con gli altri, le altre culture e le altre persone”. “Le nostre società”, sottolinea ancora, “saranno sempre più multiculturali, quindi dobbiamo imparare oggi a mettere in pratica questa intuizione del Papa”.