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“La tragedia avvenuta nei giorni scorsi sulla Marmolada riporta prepotentemente alla ribalta le criticità relative alla montagna. Che si tratti di ghiacciai che sono ormai al minimo storico, di spopolamento, perdita di biodiversità e consumo di suolo, quel che è certo è che una seria presa in carico di questi problemi non è più procrastinabile”. Così l’associazione Greenaccord Onlus, che dal 2003 si occupa di formare giornalisti sui temi ambientali legati alla transizione ecologica presenta, in un comunicato, il forum “Riabitare la montagna. Transizione ecologica, cammini e un prete di montagna”, che si terrà dal 15 al 17 luglio al Centro Papa Luciani di Santa Giustina, in provincia di Belluno.
Le Dolomiti di Papa Luciani
È infatti Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, che sarà beatificato il prossimo 4 settembre, quel “prete di montagna”. “Amava vivere intensamente le ‘sue’ Dolomiti”, ha affermato il presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio, e “ci ricorda che la montagna con la sua maestosità e grandezza ci riporta alla semplicità e all’umiltà che devono caratterizzare il nostro passaggio sulla terra affinché risulti armonioso e ricco di empatia verso tutte le creature”.
Il programma del forum
Proprio al “Papa del sorriso” è dedicata, venerdì 15, la prima sessione del forum intitolata “la montagna e la conversione ecologica”, con la presenza tra gli altri di monsignor Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre. Sabato 16 gli interventi saranno dedicati alla “crisi della montagna” e al “ruolo chiave della montagna per la transizioni ecologica”, con scienziati e associazioni. La giornata si concluderà con lo spettacolo “Voci della memoria – Raccontando la Valle del Biòis dell’artista folk e fisarmonicista Francesca Gallo. Domenica il forum si sposterà al Santuario dei Santi Vittore e Corona a Feltre per raccontare “l’importanza dei Cammini per vivere le montagne”.
Vivere la montagna in modo nuovo
“’Riabitare la montagna’, spiega ancora Cauteruccio, “significa viverla in modo nuovo e con l’atteggiamento di attenzione e cura. È un periodo di grandi attese e di grandi sfide: la Terra manifesta la sua sofferenza in modo chiaro, i governanti sono impegnati a concretizzare la ‘transizione ecologica’, tutti siamo chiamati a dare il proprio contributo. Il territorio montano pone sì delle problematicità, ma continua ad offrire opportunità e luoghi dove poter ritemprare la mente, il corpo e lo spirito”.