Il sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita illustra l’importanza dell’appuntamento in programma giovedì nell’Aula Nuova del Sinodo che culminerà con l’incontro con Papa Francesco. “Vi prenderanno parte 95 realtà provenienti da tutto il mondo, sulle 117 riconosciute dalla Santa Sede, per un totale di oltre 220 persone tra le quali 80 moderatori”.
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
“Rinsaldare i legami di amicizia e sollecitare ciascuno a vivere con consapevolezza la chiamata ad essere Popolo di Dio in cammino e a funzionare in maniera sinodale”. Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, riassume così l’importanza dell’incontro annuale con i moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità promosso dallo stesso dicastero nella giornata di giovedì 13 giugno presso l’Aula del Sinodo in Vaticano.
Un modello per la missione della Chiesa
‘La sfida della sinodalità per la missione’, è il titolo dell’evento che culminerà con l’incontro con Papa Francesco. “Non si tratta di promuovere strutture in più”, aggiunge Ghisoni che richiama la piena sintonia con le indicazioni contenute nella relazione di sintesi del Sinodo sulla sinodalità. A ben vedere quest’ultima è una dimensione presente e radicata nella storia delle varie realtà associative. “Siamo convinti che rappresentino davvero un modello di sinodalità per la missione della Chiesa”, afferma Ghisoni. “La sinodalità – prosegue – è spesso una dimensione costitutiva che accompagna tutti i momenti della vita di questi enti: le attività, l’apostolato, la preghiera e anche la forma di governo stesso”.
Il programma
L’appuntamento in Vaticano, dunque, vuole valorizzare questo bagaglio di esperienza a partire dai moderatori, cioè dalle figure responsabili. E vuole farlo anche attraverso la modalità di svolgimento che è stata scelta per l’incontro stesso. Dopo la messa mattutina in San Pietro, l’udienza con il Papa, i saluti del cardinale prefetto Kevin Farrell e un paio di relazioni principali, tutti potranno esprimersi liberamente (come già avvenuto in passato). “Nel pomeriggio – conferma Ghisoni – avremo uno spazio abbondante per le domande e per gli interventi liberi dei moderatori e dei delegati in Aula. Uno spazio di parola e di ascolto che costituisce un desiderio manifestato in questi anni da parte di molti che hanno espresso appunto il bisogno di confrontarsi e anche di incoraggiarsi per quella che è la loro missione”.
Un record di partecipanti
Altri due aspetti aiutano a capire il valore del raduno annuale. Il primo riguarda la necessità di ‘fare i conti con la realtà’, cioè con la dimensione contemporanea. “Le realtà associative ecclesiali – afferma ancora Ghisoni – rappresentano certamente un tesoro molto grande che va proposto e riproposto con linguaggi adeguati al contesto di oggi. E per questo anche i movimenti e le nuove comunità sono chiamati ad aggiornare la loro formazione per una maggiore incisività nel mondo di oggi”. L’ultimo aspetto, invece, ha a che fare con il numero dei partecipanti. “Un record”, esclama Ghisoni “Vi prenderanno parte 95 realtà provenienti da tutto il mondo, sulle 117 riconosciute dalla Santa Sede, per un totale di oltre 220 persone tra le quali 80 responsabili”.