Oliveri Bonnell e Amedeo Lomonaco
Un fatto importante è che il Rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (Ciase) in Francia “sia stato chiesto dalla Conferenza episcopale francese e che adesso sia a disposizione per un esame approfondito”, in modo che si possa compiere “un nuovo passo qualificato nel campo della lotta contro gli abusi, non solo quelli sessuali”. È quanto sottolinea padre Federico Lombardi riferendosi all’indagine realizzata dalla Commissione indipendente secondo cui in Francia, tra il 1950 e il 2020, sono almeno 216 mila le vittime e tra i 2.900 e 3.200 i sacerdoti e i religiosi coinvolti in crimini di pedofilia.
Padre Lombardi, nell’intervista rilasciata a Vatican News, ricorda che i vescovi francesi in passato, sul fronte della lotta contro gli abusi sessuali, hanno già promosso “pubblicato ottimi documenti”. Ma questo, spiega, è un campo in cui “non si fa mai abbastanza” e “non si impara mai abbastanza per andare fino in fondo alle radici della questione”. La pubblicazione del Rapporto, “con tutta la ricchezza di informazioni e di proposte”, è un “passo prezioso per andare avanti”.
Affrontare le realtà concrete
Nella lotta contro gli abusi, ricorda padre Lombardi, la Chiesa ha fatto molto, anche a livello universale, “per affrontare la questione” e “dare delle indicazioni”. Ma poi, nei diversi Paesi e nelle diverse culture “bisogna affrontare la realtà concreta”. In questo senso, il Rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa francese e la discussione dei vescovi e dei religiosi saranno “un passo molto importante”.
Le risposte della Chiesa e del diritto canonico
Per quanto riguarda il diritto canonico, le raccomandazioni della Commissione indipendente Ciase sono, almeno inizialmente, “già presenti nei documenti più recenti pubblicati dal Vaticano”. Tra questi, ad esempio, la lettera apostolica in forma di motu proprio di Papa Francesco Vos estis lux mundi e poi la riforma del diritto canonico, le indicazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede. Sono passi, sottolinea padre Lombardi, nella direzione che anche il Rapporto lascia intravedere, “l’ascolto delle vittime, il posto determinante che devono avere”. Di questo, a livello di Chiesa e di diritto canonico, c’è una “consapevolezza crescente”.
Il ruolo dei laici nella lotta contro gli abusi
Il Rapporto, osserva ancora padre Lombardi, insiste molto “sull’aspetto sistemico degli abusi, sul fatto che sono anche la conseguenza di un modo di esercitare l’autorità che può portare nella direzione degli abusi”. Nel funzionamento della struttura della Chiesa, “uno spazio maggiore di responsabilità e di presenza attiva dei laici” diventa, sostiene, “determinante per fare dei passi in avanti”. Nella lotta contro gli abusi, nell’ascolto delle vittime e nella prevenzione, le donne in particolare “devono avere un posto molto maggiore di quello che hanno”. Questa necessità, di dare maggior spazio alle donne, vale anche “in altre dimensioni della vita della Chiesa”.