Al termine dell’Angelus, il Papa invoca l’intercessione della Madonna, che il 16 luglio viene celebrata come Beata Vergine del Monte Carmelo, per i territori feriti dai conflitti. Il Pontefice chiede preghiere ai fedeli: “Non dimentichiamo Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar”. Invito a pregare pure per i marittimi e per chi si prende cura di loro nella Domenica del Mare che ricorre oggi
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
“Per favore…”, scandisce il Papa affacciato per l’Angelus di questa domenica, 14 luglio, dalla finestra del Palazzo apostolico: “Per favore, non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar”. Una supplica ai fedeli che affollano l’assolata Piazza San Pietro, prima ancora della supplica a Dio e alla Madonna a cui affida questi territori piagati dalle violenze.
Francesco, al termine dell’Angelus, ricorda la festa liturgica del 16 luglio, istituita per commemorare le apparizioni del 1251, della Beata Vergine del Monte Carmelo. Di Lei chiede l’intercessione:
Doni conforto e ottenga la pace a tutte le popolazioni che sono oppresse dall’orrore della guerra.
Terre ferite dai conflitti
Come in ogni Angelus o udienza generale, il Papa elenca uno ad uno i Paesi lacerati dai conflitti: l’Ucraina, dove i raid russi, concentrati principalmente nelle regioni di Kharkiv e Kherson, hanno ucciso negli ultimi giorni civili e provocato numerosi feriti, anche bambini; la Terra Santa, sconvolta dalla recente, ennesima, strage a Khan Yunis con 90 vittime, molte delle quali donne e minori; il Myanmar devastato, dopo oltre tre anni dal golpe, da un combattimento sanguinoso, spesso però trascurato dall’opinione pubblica globale.
Preghiere per i marittimi
Il Papa richiama l’attenzione del mondo su questi Paesi e domanda preghiere. Le stesse che chiede per tutti i marittimi, in occasione della Domenica del mare di oggi.
Preghiamo per coloro che lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro.
Il post del Papa per la Domenica del Mare
Già in un post sul suo account X, @Pontifex, in nove lingue, Francesco rendeva omaggio a questa categoria di lavoratori ed esortava a pregare insieme “chiedendo a Maria, Stella del Mare, di accompagnare tutti coloro il cui lavoro è legato al mare, così come per le loro famiglie, e di guidarli nel cammino verso Cristo”.
Nel Messaggio per la ricorrenza odierna diffuso lo scorso 24 giugno, a firma del cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, la Santa Sede invitava le Chiese a dare visibilità a chi lavora nel settore marittimo, promuovendone dignità e diritti. E incoraggiava lo scambio e la solidarietà tra popoli e religioni: “Non possiamo essere aperti alle possibilità della vita – affermava il cardinale Czerny – se preferiamo le comodità del familiare”.