Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Una Chiesa in cammino, che evangelizzi senza proselitismo, rinnovata grazie allo Spirito Santo e alla forza del Vangelo. Papa Francesco incentra il video con l’intenzione di preghiera per il mese di agosto sulla vocazione della Chiesa stessa, ricordando che le crisi che si attraversano sono sempre indice di vitalità.
La vocazione propria della Chiesa è di evangelizzare, che non significa fare proselitismo, no. La vocazione è evangelizzare. Di più: l’identità della Chiesa è evangelizzare
Trasformati dallo Spirito
Francesco ricorda che il cambiamento nella Chiesa avviene grazie al “discernimento della volontà di Dio nella nostra vita quotidiana e avviando una trasformazione guidati dallo Spirito Santo”, “dono di Dio nei nostri cuori”. Una riforma che passa da noi stessi e che cambia ogni cosa.
Senza idee prefabbricate, senza pregiudizi ideologici, senza rigidità, ma avanzando a partire da un’esperienza spirituale, un’esperienza di donazione, un’esperienza di carità, un’esperienza di servizio.
Le cose vive
Il sogno del Papa è chiaro: una Chiesa sempre più missionaria, senza proselitismo e “che trasformi tutte le sue strutture per l’evangelizzazione del mondo attuale”.
Ricordiamo che la Chiesa ha sempre delle difficoltà, attraversa sempre delle crisi, perché è viva: le cose vive entrano in crisi. Solo i morti non entrano in crisi. Preghiamo per la Chiesa, perché riceva dallo Spirito Santo la grazia e la forza di riformarsi alla luce del Vangelo.
Tempo propizio
Sulla differenza tra conflitto e crisi Francesco si era soffermato già alla fine del 2020. A ricordarlo è padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che citando il Papa sottolinea come le crisi siano “un tempo propizio per il Vangelo e la riforma della Chiesa”. Quest’ultima non va vista come un rattoppo di un vestito vecchio – sottolineava il Pontefice alla Curia Romana – ma un momento per cercare e riconoscere la volontà di Dio.
Dal 2016, Il Video del Papa è stato visualizzato più di 158 milioni di volte su tutte le reti sociali vaticane. È tradotto in 23 lingue, e ha una copertura stampa in 114 Paesi.