Un momento intenso all’insegna del dialogo ecumenico e interreligioso quello vissuto da Papa Francesco a Lisbona a conclusione degli impegni della mattinata di questa sua terza giornata di presenza in Portogallo. Tra le realtà incontrate, la delegazione del Centro di dialogo dell’organizzazione intergovernativa KAICIID e un gruppo di persone di diverse fedi e confessioni cristiane impegnate nella Chiesa portoghese
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Al termine della mattinata, al rientro in Nunziatura dopo l’incontro con i rappresentanti di alcuni Centri di assistenza e di carità nel Centro Paroquial da Serafina, Papa Francesco ha ricevuto la visita di una delegazione del centro internazionale di dialogo KAICIID, accompagnata dal cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso. Nel salutare i membri, Francesco ha espresso la sua gratitudine per la visita e rivolto ai presenti alcune parole sul valore della fraternità e del dialogo e sul pericolo della chiusura e del proselitismo.
Successivamente il Papa si è intrattenuto in conversazione con Rahim Aga Khan, figlio della guida della comunità ismaelita, che ha il suo centro a Lisbona.
Il Papa ha ricevuto, inoltre, un gruppo di religiosi e persone di diverse fedi e confessioni cristiane coinvolte nell’impegno ecumenico e interreligioso della Chiesa portoghese. Papa Francesco ha ringraziato i presenti per la fraternità vissuta, per gli sforzi di dialogo, raccomandando loro di prendersi cura dei giovani, che ha affermato, “sono allegri, ma non superficiali”, e rischiano di essere “anestetizzati” dal mondo che li circonda.
Prima del pranzo, infine, il Pontefice ha incontrato brevemente il giornalista israeliano Henrique Cymerman.