Spaventosa strage nel Paese australe. La frana avvenuta nei giorni scorsi in un’area interna del Paese australe ha spazzato vita decine di case e villaggi
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Una frana di proporzioni vastissime è avvenuta alcuni giorni fa all’interno della Papua Nuova Guinea. Il movimento terroso ha coinvolto decine di abitazioni e alcuni villaggi. Finora sono stati ritrovati solo cinque corpi, ma le previsioni delle Nazioni Unite parlano di possibili 2 mila vittime rimaste sepolte sotto la terra. Le difficoltà di stabilire con esattezza un bilancio attendibile delle vittime dipende dal fatto che il disastro è avvenuto in una zona difficilmente raggiungibile e anche a causa del recente afflusso nella zona di tante persone, in fuga dai conflitti tribali nelle aree vicine. Si calcola che lo smottamento abbia travolto circa 150 case, divise in sei villaggi, abitati da almeno 4mila persone. Questo potrebbe far pensare ad un numero di vittime ancora più alto.
L’Onu: pronti a sostenere il Paese
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto profondamente colpito e rattristato da quanto avvenuto. “Le Nazioni Unite – ha aggiunto – e i suoi partner stanno sostenendo gli sforzi del governo della Papua Nuova Guinea. Siamo pronti a offrire ulteriore aiuto in questo difficile momento”. La mobilitazione è generale e si lotta contro il tempo per salvare eventuali sopravvissuti, portare soccorso ai feriti e ai senza tetto in uno scenario dove la distruzione è totale.