Adriana Masotti – Città del Vaticano
“Abbiamo appena firmato un’iniziativa che favorirà le esportazioni di grano da tre porti ucraini”. Ad annunciarlo questo pomeriggio da Istanbul è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres dopo aver partecipato, accanto al presidente turco Erdogan, alla cerimonia di firma dell’accordo da parte di Mosca e Kiev per l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero, accordo che ha visto mediatore la Turchia a fianco dell’Onu. Evidente la soddisfazione del segretario generale: questa giornata, afferma “rappresenta un faro nel Mar Nero, un faro di possibilità, di speranza e sollievo in un mondo che ne ha davvero bisogno”. Un faro che, prosegue, “dobbiamo fare in modo che ci guidi verso il raggiungimento della pace”. L’accordo permetterà le esportazioni del grano attraverso corridoi sicuri scongiurando una crisi alimentare mondiale. L’intesa “pone fine a un incubo per i Paesi in via di sviluppo”, ha aggiunto infatti Guterres, sottolineando che arrivare all’intesa è stato “arduo” e ha richiesto “enormi sforzi”. Ma alla fine “è prevalso l’interesse dell’umanità” visto che “favorirà chi soffre la fame e la sete e stabilizzerà i prezzi”. Ora si tratta di attuare pienamente l’accordo” perché il mondo ne ha un disperato bisogno per affrontare la crisi alimentare globale”, ha detto ancora Guterres che ha esortato tutte le parti a non risparmiarsi in questo senso.
I termini dell’accordo
Va sottolineato che l’accordo firmato oggi, risultato di un negoziato di due mesi, avrà la durata di 90 giorni e al momento riguarda il grano fermo nei silos dei porti ucraini di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny. Rappresentanti di Russia, Ucraina, Turchia e ONU monitoreranno, attraverso un centro di coordinamento a Istanbul, il passaggio delle navi attraverso un tragitto libero dalle mine che infestano il Mar Nero, e controlleranno il rispetto dell’accordo. Tra le condizioni poste per l’intesa quella che vieta l’operazione di sminamento del mare, una condizione voluta da Kiev sin dall’inizio del negoziato nel timore che la Russia ne potesse approfittare per colpire i porti, in particolare Odessa. Inoltre le parti si sono date garanzia reciproca che non vi saranno attacchi alle navi e non vi saranno operazioni militari durante le operazioni di carico e trasporto. Tre le rotte in uscita previste dai porti di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny che poi convergeranno in un unico tragitto nella rotta verso Istanbul, qui le navi scaricheranno le derrate per poi tornare indietro.
Adesso è necessario attuare pienamente l’intesa
Per il segretario generale dell’Onu quello appena firmato è “un accordo senza precedenti tra due parti coinvolte in un sanguinoso conflitto. Ma, ha sottolineato, questo conflitto continua e le persone muoiono ogni giorno”. Durante la cerimonia, trasmessa dalla Tv di Stato turca Trt per la firma dell’accordo sul grano, Guterres ha ringraziato Erdogan per la mediazione portata avanti. “Contiamo sul governo turco per mantenere questo ruolo di mediatore in futuro”, ha quindi affermato. “Con il traffico di navi che inizierà nei prossimi giorni inaugureremo un nuovo corridoio dal Mar Nero a molti Paesi nel mondo”, ha affermato da parte sua il presidente della Turchia. Soddisfazione da parte dell’Unione europea: “La sicurezza globale alimentare è una priorità per l’Ue. Mi compiaccio dell’accordo per sbloccare il Mar Nero per le esportazioni di cereali dall’Ucraina, ha commentato sui social il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “Questa intesa gioverà a milioni di persone in tutto il mondo: una rigida attuazione dell’accordo è adesso della massima importanza per farlo funzionare”. Michel ha ringraziato l’Onu e la Turchia per il loro “coinvolgimento” e ricordato che ora “22 mln di tonnellate di cereali dovrebbero essere liberate”. Un caloroso grazie a Guterres per gli “instancabili sforzi per concludere gli accordi sull’export di grano con Onu e Turchia” è arrivato anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che via social scrive: “Milioni di tonnellate di cereali di cui c’è un disperato bisogno bloccati dalla guerra della Russia partiranno finalmente attraverso il Mar Nero, per aiutare ad nutrire le persone in tutto il mondo”.