L’Europa si divide sulle pressioni dell’Ucraina per consentire alle sue forze armate di colpire obiettivi all’interno del territorio della Russia. Proseguono intanto gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche e l’offensiva in Donbass dove le truppe di Mosca guadagnano terreno
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il Consiglio informale degli Affari esteri dell’Ue, tenutosi a Bruxelles, non ha sciolto il nodo delle restrizioni sull’uso delle armi date all’Ucraina. Poco prima della riunione il ministro degli eteri ucraino, Dymitro Kuleba, e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, hanno fatto pressioni per consentire alle forze di Kyiv di colpire obiettivi all’interno della Russia. Con l’operazione nel territorio russo di Kursk, ha detto Kuleba, “abbiamo dimostrato ancora una volta che possiamo vincere”.
Utilizzo di armi in Russia, no di Italia e Ucraina
Molti Paesi Ue hanno accolto l’appello di Borrell, ma l’Italia resta ferma sull’utilizzo delle armi solo in Ucraina, il ministro degli esteri Antonio Tajani spiega che Roma è dalla parte di Kyiv ma non in guerra con la Russia. Più netto il rifiuto del governo ungherese, che ha bollato le richieste di Bruxelles sull’uso delle armi come “proposte folli”.
Abbattuto F 16 ucraino
Intanto, sulla linea del fronte, i combattimenti sono sempre più serrati. Un F16 ucraino fornito dagli Usa è stato abbattuto e il pilota è morto mentre respingeva un attacco russo. Sia Mosca che Kyiv rivendicano poi l’abbattimento di droni nemici sul loro territorio, mentre nove persone sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un attacco aereo delle forze russe contro un’azienda nella città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina.
Truppe russe avanzano in Donbass
Giovedì, dopo aver conquistato due villaggi nel Donbass, le truppe di Mosca hanno tentato oltre 40 assalti in direzione della strategica località di Pokrovsky. Gli attacchi russi di questi giorni stanno inoltre colpendo diverse infrastrutture energetiche. L’Ucraina ha infatti dovuto spegnere temporaneamente quattro reattori nucleari. È quanto ha comunicato il governo di Kyiv con una lettera all’Aiea, l’Agenzia atomica internazionale.