Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Doveva essere riaperto martedì l’albergo di lusso Saratoga, sul Paseo del Prado, uno dei viali principali dell’Avana Vecchia, e che era in fase di ristrutturazione. Per fortuna non c’era alcun ospite nelle 96 stanze a disposizione. Una forte esplosione ha devastato la struttura e travolto i palazzi adiacenti, anche una scuola che è stata evacuata, danni si segnalano pure nel vicino edificio del governo che dista solo 100 metri. Il bilancio è ancora provvisorio, i soccorritori sul posto stanno scavando tra le macerie, cercando sopravvissuti, come confermato dal governatore dell’Avana Zapata. Al momento le vittime sono 22, tra di loro un bambino ed una donna incinta, l’ufficio del presidente cubano Miguel Diaz-Canel parla di decine di feriti, tra i quali 50 adulti e 14 minori. Dei feriti, 18 adulti e tre bimbi versano in gravi condizioni. “Siamo concentrati a dare aiuto alle persone, ai familiari delle vittime e a chi si trova ricoverato in ospedale. Il lavoro delle squadre di salvataggio e dei team medici – ha detto il presidente – è stato immediato”, i residenti degli edifici circostanti all’esplosione, ha spiegato, sono stati trasferiti in luoghi sicuri.
Colpo al turismo cubano
La tv cubana parla dell’esplosione di un camion che trasportava gas naturale che stava fornendo all’hotel. Anche se nessun turista è rimasto ferito, l’esplosione è l’ultimo colpo alla cruciale industria turistica del Paese. Cuba, fiaccata dalle sanzioni Usa e dal coronavirus, aveva ripreso a vivere all’inizio di quest’anno, ma la guerra in Ucraina ha frenato il boom di visitatori russi, che rappresentavano quasi un terzo dei turisti arrivati sull’isola lo scorso anno. Messaggi di vicinanza al Paese sono arrivati dal Messico, il presidente Obrador ha confermato la sua visita di questi giorni a Cuba, solidarietà anche dal governo nicaraguense e da quello venezuelano. Ambasciate al lavoro per verificare se tra le vittime ci siano anche cittadini stranieri.