Il 17 dicembre, nella casa di Testona di Moncalieri, è morto il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 18 marzo. “Salutiamo il cardinale Poletto con riconoscenza per il suo servizio alle Chiese del Piemonte e alla Chiesa universale; lo affidiamo nella preghiera al Signore con il rispetto che ha saputo guadagnarsi, nella sua Chiesa e nella società intera, mettendosi a servizio del bene comune, proprio nei momenti più difficili per la vita della nostra Torino”, ha affermato Mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino.
Il card. Poletto era nato a Salgareda (Tv) nel 1933. Nel 1953 entrò nel Seminario maggiore di Casale Monferrato e venne consacrato sacerdote nel 1957. Nell’aprile 1980 venne nominato vescovo coadiutore di Fossano, ricevendo la consacrazione episcopale il 17 maggio successivo nella cattedrale di Casale Monferrato. Il 29 ottobre dello stesso anno assunse la guida della diocesi di Fossano, di cui fu pastore fino al 1989 quando Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Asti. Dopo un decennio, divenne arcivescovo di Torino. Il suo episcopato è stato segnato, fin dall’inizio, dalla grave crisi che colpì la Fiat e, di conseguenza, l’intero indotto automobilistico. Nel 2000 promosse un importante convegno in cui la Chiesa torinese apriva un «tavolo di confronto» con tutte le istituzioni, le parti sociali, le agenzie educative, il sistema del credito. Venne creato cardinale da Giovanni Paolo II il 24 febbraio 2001 durante il Concistoro nel quale anche l’allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, ricevette la porpora. Della sua attività pastorale si ricorda soprattutto il grande piano di «missioni» che coinvolse tutta la diocesi in un percorso pluriennale. Appassionato Custode della Sindone, guidò le due ostensioni del 2000 e del 2010 (a cui intervenne come pellegrino papa Benedetto XVI).