Custodire le nostre Terre

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Far maturare la consapevolezza sui temi dell’ambiente, della salute e del lavoro sia nella comunità ecclesiale che nella società civile. È questo l’obiettivo del convegno “Custodire le nostre Terre” che si terrà online sabato 17 aprile, dalle 9 alle 13, per iniziativa della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, degli Uffici Nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, e della Caritas italiana.

L’evento vuole essere “un’occasione di riflessione, non solo per gli addetti ai lavori, per accrescere la sensibilità sulle tematiche al centro della Laudato si’, con uno sguardo non settoriale”, ha spiegato Mons. Carlo Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, evidenziando “il particolare coinvolgimento delle Chiese della Campania” (anche se online, il convegno avrà sede ad Acerra, luogo simbolo della “Terra dei fuochi”) e la partecipazione delle diocesi – 78 in tutto – interessate dall’inquinamento ambientale.

“Condividiamo, con la Terra dei fuochi, la situazione drammatica che mette a repentaglio la vita e la dignità delle persone, in nome dell’ottimizzazione dei profitti e ignorando la difesa della vita e dell’ambiente”, ha affermato Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, per il quale “la questione ambientale è ancora troppo sottovalutata” mentre “ai problemi gravi” dell’inquinamento occorre “dare risposte celeri perché soffriamo per l’attacco alle persone e alla Casa comune”.

A fronte di “una debolezza delle risposte da parte della politica, la Chiesa ha ascoltato il grido della Terra e dei poveri, diventando spesso l’unico punto di riferimento per la gente, per quelle madri e quei padri di figli morti per il cancro a cui vogliamo dedicare questo convegno”, ha detto Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana. “Manca – ha aggiunto – il circuito virtuoso tra Istituzioni e cittadini: ci rendiamo contro delle difficoltà che deve affrontare chi è chiamato a gestire, ma il dialogo è necessario”.

Il convegno – che sarà trasmesso sui canali Youtube della CEI e dell’Ufficio per la pastorale della salute oltre che sulla pagina Facebook della CEI – si aprirà con i saluti del Card. Gualtiero Bassetti,  Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di Raffaele Lettieri,  Sindaco di Acerra, di Mons. Di Donna, di Mons. Redaelli e di Mons. Santoro. Dopo alcune video testimonianze, padre Francesco Occhetta, docente della Pontificia Università Gregoriana, offrirà un “Bilancio teologico-pastorale della Ricezione della Laudato si’” a sei anni dalla sua pubblicazione, Ernesto Burgio, Medico Pediatra, Membro di European Cancer and Environment Research Institute (Bruxelles) e di Science of Consciousness Group (Università di Padova) si soffermerà su “Ambiente e salute: dalla genetica all’epigenetica” e Francesca Di Maolo, Presidente Istituto Serafico di Assisi, si concentrerà su “Lavoro, tra ambiente e salute”. Al termine dell’evento sarà resa pubblica una dichiarazione congiunta conclusiva.