Fausta Speranza – Città del Vaticano
“Dolore profondo per il popolo italiano ed europeo”: con queste parole il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha commentato la scomparsa del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, la notte scorsa all’età di 65 anni. In Italia commemorazioni sono state organizzate nel pomeriggio alla Camera e al Senato, con la partecipazione del capo del governo Mario Draghi che lo ha definito “un simbolo di equilibrio e generosità”. Politici dei più diversi schieramenti hanno espresso il loro cordoglio per un professionista che è stato per tutti un giornalista e un politico colto. I vertici dell’Ue hanno sottolineato che non si è risparmiato mai e che fino all’ultimo ha predisposto tutto perché l’europarlamento potesse continuare a operare in regime di efficienza. “Un campione di democrazia” e “un combattente d’Europa”, viene ricordato dagli eurodeputati.
Della personalità e dell’impegno di David Sassoli abbiamo parlato con monsignor Mariano Crociata, vicepresidente della Comece, la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea:
Monsignor Crociata ricorda lo stile di cortesia e attenzione alle persone che aveva David Sassoli ma anche la sua grande determinazione a proposito di obiettivi e valori da perseguire. In particolare – afferma – negli ultimi anni aveva accentuato il senso di responsabilità nel suo ruolo ai vertici dell’Europa. Crociata sottolinea come esprimesse un grande senso di responsabilità anche attraverso la sua attitudine a non perdersi in aspetti secondari.
L’adesione vissuta ai valori cristiani
“Sassoli teneva sempre alto il discorso e l’attenzione”, dice il vicepresidente di Comece, che fa riferimento al suo “tratto lieve e cortese che si abbinava a grande chiarezza di intenti e passione europea”, ma anche alla storia personale di fede di Sassoli, alla sua adesione ai valori cristiani del bene comune, ribaditi con forza da Papa Francesco con il suo impegno per la lotta alle povertà e alle diseguaglianze. Di tutto questo si è occupato Sassoli – ribadisce monsignor Crociata – dando testimonianza di come una persona di fede può incarnare i propri valori in un contesto come quello delle istituzioni europee dove si respira quasi un’atmosfera di fastidio per i riferimenti al Cristianesimo. Lo si è visto – ricorda – con la vicenda del documento interno della Commissione europea poi ritirato che cercava di difendere, bandendo la parola Natale, un presunto criterio di maggiore inclusione per tutti. Monsignor Crociata richiama la decisione, anni fa, di togliere il riferimento alle radici cristiane nella carta costituzionale Ue per poi ribadire che resta fondamentale che ci siano persone vive che testimonino, incarnino i valori cristiani, che si facciano radici vive del Cristianesimo nell’ambito della comunità di popoli europea.
Parole di stima da compagni di partito e dei più vari schieramenti politici
Nelle dichiarazioni di chi ha lavorato con David Sassoli all’interno del partito di appartenza o da altre posizione politiche emergono tanti ricordi segnati dal riconoscimento della sua professionalità e della sua cultura.
Silvia Costa ricorda un’amicizia di 40 anni. Commissario straordinario di Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isolotto di Santo Stefano a Ventotene, è stata parlamentare europea per lo stesso partito di Sassoli, il Partito Democratico e, prima ancora, giornalista. Tutte esperienze che ha condiviso quasi in parallelo con Sassoli grazie a un legame profondo. In particolare, Costa ricorda Sassoli per il suo spessore umano e umanistico, per la sua colta professionalità e per il suo impegno sociale fin da giovane nel volontariato.
È stato europarlamentare PD anche Gianni Pittella che di Sassoli richiama le “due grandi ansie”: “La prima, un’Europa che lottasse contro la povertà; la seconda, la creazione di ponti e la demolizione dei muri, quindi il tema della integrazione e accoglienza”. Sfide portate avanti “con tenacia, coerenza e con il sorriso. Un sorriso che convinceva”.
Di diverso schieramento politico, Forza Italia, è Antonio Tajani, già presidente del Parlamento europeo, che sottolinea l’incontro con Sassoli sul terreno di valori profondi. Soprattutto Tajani ricorda che al momento dell’elezione al Parlamento europeo David Sassoli ha ricevuto moltissimi voti anche da personalità politiche distanti dalle sue posizioni perchè “al di là della differenza di vedute sulle modalità di azione era facile riconoscere in David Sassoli l’impengo costante a porre la persona umana al centro di qualunque ragionamento”. Una scelta che apre al dialogo e che, sottolinea Tajani, “è frutto dei valori cristiani”.