Si conclude oggi a Bruxelles il Consiglio Europeo iniziato ieri. In agenda la guerra in Ucraina e i temi economici, ma è stata affrontata anche la questione migratoria. Ieri sera vertice Italia-Francia, l’Eliseo fa sapere che si è parlato di migrazioni e cooperazione economica tra i due Paesi
Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Il Consiglio Europeo iniziato ieri, giovedì 23 marzo, si concluderà nella giornata di oggi, quando i leader degli Stati membri discuteranno dei temi economici. Al centro resta la geopolitica internazionale, come si evince dalle parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che parla di “dibattito intenso” sull’Ucraina e sottolinea come le sia “particolarmente caro il dramma dei bambini rapiti dai russi, che ci riporta ai momenti più bui della storia”. Nelle conclusioni su Kyiv si legge che l’Unione Europea sta aumentando gli sforzi per soddisfare le esigenze militari dell’Ucraina, con la consegna urgente di munizioni terra-terra e di artiglieria e, se richiesto, di missili.
L’intervento di Zelensky
Il presidente ucraino Zelensky, in videocollegamento al Consiglio europeo, ha chiesto ai leader Ue di agire rispetto ai “cinque ritardi che farebbero allungare la guerra”. Il riferimento del leader ucraino è alla consegna di missili a lungo raggio, all’approvazione di nuove sanzioni alla Russia, ancora alla decisione della possibile fornitura di consegna di aerei da guerra moderni, al ritardo nelle negoziazioni per l’adesione all’Unione Europea e, in particolare, all’attuazione del piano di pace di dieci punti proposto da Kyiv.
La questione migratoria
Sul tema della migrazione a livello europeo c’è “l’impegno a mantenere lo slancio”, fanno sapere fonti da Bruxelles e, come riportano le agenzie internazionali, la questione è stata affrontata nel corso della cena quando hanno preso la parola, tra gli altri, la presidente del Consiglio italiano Meloni e il premier olandese Rutte. Un dibattito informale, dunque, dove l’Italia, in particolare, avrebbe sottolineato come occorrano azioni rapide e concrete per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo. Parole queste condivise anche da Paesi Bassi ed Austria. Più in generale, il presidente del Consiglio europeo, Michel, ha detto di aver apprezzato l’accelerazione impressa dagli Stati membri sulla questione migratoria. A tarda sera un bilaterale tra la stessa Meloni e il presidente francese Macron, dove oltre al fenomeno migratorio si è parlato – fa sapere l’Eliseo – anche di economia e in particolare delle opportunità di cooperazione tra i due Paesi su industria e spazio.