Colombia, Duque: riforma della polizia e un “dipartimento per i diritti umani”

Vatican News

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Trasformazione e ammodernamento del ministero della Difesa e della polizia nazionale. È quanto promesso dal presidente Ivan Duque, che ieri ha annunciato la riforma. Lo sciopero nazionale che ha portato in strada migliaia di colombiani dalla fine di aprile per chiedere cambiamenti nella politica sociale e politica è costato vittime e feriti al Paese. Venti i morti, riferisce la Procura, ma sarebbero 75 le persone uccise, secondo il computo delle organizzazioni sociali. Diverse organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, hanno condannato l’uso eccessivo della forza da parte della Polizia nel contenere le proteste. 

La riforma

L’annuncio della riforma da parte del presidente Duque è avvenuto nel giorno in cui è giunta in Colombia una delegazione della Commissione interamericana dei diritti umani, che fra l’8 ed il 10 giugno visiterà Bogotà e Cali per verificare l’entità e le responsabilità delle violenze durante gli scontri. Il disegno di legge che riformerà la polizia sarà presentato al Congresso il 20 luglio, all’inizio della prossima legislatura e prevede una limitazione di commercio, dimensioni e uso di armi letali e la creazione, all’interno delle forze di polizia, di un “dipartimento per i diritti umani” guidato da un esperto esterno alla polizia. L’obiettivo del cambiamento sarà perseguito anche attraverso il cambio dell’uniforme della polizia. Gli agenti smetteranno la divisa color verde militare, per indossarne una blu e allinearsi così agli standard internazionali che evidenziano il carattere civile dell’istituzione.

La preghiera di Francesco per la Colombia

Per la Colombia ha pregato anche il Papa in questi mesi. Dopo il Regina Coeli del 9 maggio la preoccupazione di Francesco per le tensioni e gli scontri nel Paese. Rivolgendosi ai fedeli colombiani presenti in Piazza San Pietro con le bandiere del loro Paese, il Papa ha detto: “Sono tanti i colombiani qui, preghiamo per la vostra patria”. Poi l’appello, nella solennità di Pentecoste, a seguire la via del dialogo: “Prego perché l’amato popolo colombiano sappia accogliere i doni dello Spirito Santo, affinché attraverso un dialogo serio si possano trovare soluzioni giuste ai molteplici problemi di cui soffrono specialmente i più poveri dovuti alla pandemia”.