CCEE, l’impegno per una Chiesa sinodale alimentata dalla comunione

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I vescovi europei, che hanno concluso oggi la loro riunione nell’ambito dei lavori dell’Assemblea continentale di Praga, sottolineano la volontà di continuare il processo iniziato nelle strutture e nel vissuto delle diocesi

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I vescovi del continente europeo hanno preso l’impegno di sviluppare ulteriormente “una Chiesa sinodale”, seguendo le indicazioni di Papa Francesco, rallegrandosi di come i lavori dell’Assemblea Continentale di Praga, dal 5 al 12 febbraio, siano stati “segno evidente dell’unica appartenenza a Cristo”. L’impegno è contenuto nella nota conclusiva degli stessi vescovi, riuniti a Praga dal 10 al 12 febbraio per discernere sui contenuti del documento finale dell’Assemblea Sinodale che si era appena conclusa.

Nel testo, spiega un comunicato stampa del Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa, CCEE, si delineano quali siano le sfide e i nodi da sviluppare per fare sì che il cammino sinodale diventi pratica concreta nella Chiesa, mettendo in luce come “l’ascolto reciproco, il dialogo fecondo, il racconto di come le nostre comunità ecclesiali hanno vissuto la prima fase del processo sinodale e si sono preparate a questo appuntamento continentale” siano “il segno evidente dell’unica appartenenza a Cristo”.

I vescovi si impegnano quindi “a continuare a vivere e promuovere il processo sinodale nelle strutture e nel vissuto delle nostre diocesi”, sottolineando che “questa esperienza della sollecitudine per tutta la Chiesa in Europa ci ha rincuorato nel nostro impegno per vivere con fedeltà la nostra missione universale”.

“Ci impegniamo – si legge ancora nella nota conclusiva– a sostenere le indicazioni del Santo Padre, successore di Pietro, per una Chiesa sinodale alimentata dall’esperienza della comunione, della partecipazione e della missione in Cristo”.