Trovare gli strumenti per rendere realtà il sogno di una Chiesa missionaria e, quindi, più accogliente, aperta, snella, capace di camminare con le persone, umile. È questa la direzione delle Chiese in Italia, impegnate nell’ultima fase del Cammino sinodale. Sabato 7 e domenica 8 settembre si è riunito a Roma, presso il TH Carpegna Palace Hotel, il Comitato nazionale del Cammino sinodale per condividere alcune riflessioni sulla bozza dei “Lineamenti”, che sarà presentata al Consiglio Episcopale Permanente di settembre per l’approvazione. Tale testo orienterà la prima Assemblea sinodale, in programma a Roma dal 15 al 17 novembre.
I lavori si sono aperti con la Santa Messa presieduta dal Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, che ha voluto ringraziare il Comitato nazionale del Cammino sinodale per “il lavoro bellissimo e importante fatto finora”. “Guardiamo con coraggio al futuro della Chiesa e del mondo per annunciare la presenza del Signore che rende piena la vita delle persone”, è stato l’incoraggiamento del Presidente della CEI che ha messo in guardia dal “narcisismo d’autore, che è nemico della sinodalità perché contrappone l’uno all’altro, vuole mettere uno al di sopra dell’altro e umilia la comunione, premessa e frutto della sinodalità”.
I nuclei attorno ai quali si sviluppa la bozza dei “Lineamenti” sono formazione; corresponsabilità; linguaggio, comunicazione e cultura. “Il testo non raccoglie tutto lo scibile teologico e pastorale, ma aiuta a focalizzare l’attenzione su alcuni meccanismi appesantiti o arrugginiti nella Chiesa per poterli sbloccare. L’orizzonte infatti è la missione: la questione fondamentale non è cosa deve cambiare nel mondo, ma cosa deve cambiare in noi perché le comunità siano più trasparenti al Vangelo”, ha spiegato Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, Vescovo di Carpi e Presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale.