Devin Watkins – Città del Vaticano
“Mandare messaggi è così importante. I messaggi sulla non violenza, la pace e la compassione trasmessi da Papa Francesco e condivisi con il mondo sono importanti per noi”. La dottoressa Bernice Albertine King, fondatrice di The King Center, propone alcune riflessioni in un’intervista con i media vaticani, nel giorno in cui gli Stati Uniti celebrano il “Martin Luther King Day”. Dal 1986, questa festa federale commemora l’eredità dell’attivista assassinato nel 1968 e invita tutti a seguirne le orme per migliorare la comunità in cui si vive.
Una comunità d’amore per un mondo pacifico
Il tema scelto nel 2023 dal The King Center è “Coltivare una mentalità da comunità d’amore per trasformare sistemi ingiusti”. La dottoressa King, figlia minore del ministro battista, afferma che il tema racchiude la visione della sua organizzazione di promuovere “una comunità d’amore dove cessi l’ingiustizia e prevalga l’amore”. “Mentre riflettevamo sul punto in cui si trova oggi il mondo circa le questioni che mio padre definirebbe la bandiera del triplice male – povertà, razzismo e militarismo – ci è parso che che si stia continuando a ripetere alcune cose all’infinito” è la considerazione della King, la quale sostiene che piuttosto che seguire questo circolo vizioso, il Martin Luther King Day è uno sprone per la società americana a costruire un “mondo giusto, umano, equo e pacifico”.
Una mentalità centrata sulle persone, non violenta
Tuttavia, osserva ancora Bernice King, si può arrivare ad avere una società migliore solo coltivando una nuova mentalità che abbracci il concetto di “comunità d’amore”. L’obiettivo, aggiunge, è di trasformare sistemi ingiusti – come “colonialismo, apartheid, razzismo, genocidio, avidità, militarismo ed egoismo” – in una comunità dove ogni membro è apprezzato e riconosciuto nella sua specifica dignità.
Bernice King esorta a riconoscere che siamo tutti interconnessi nella nostra comune umanità e che possiamo essere in disaccordo senza sminuirci gli uni gli altri. “Possiamo collaborare – afferma – senza fare compromessi su questioni come la giustizia. Possiamo assicurarci che il mezzo con cui cerchiamo di ottenere qualcosa sia in linea con il fine. In altri termini, non è possibile raggiungere un fine pacifico attraverso mezzi violenti”. Le politiche governative che hanno al centro le persone sono un altro strumento per raggiungere una “mentalità da comunità d’amore”. E l’amore, afferma la figlia di Martin Luther King, deve essere alla base di ogni sforzo per il bene comune, il carburante per generare la non violenza.
La leadership religiosa contro la crisi morale
Martin Luther King aveva vinto il Premio Nobel, era un ministro battista di terza generazione e le sue convinzioni cristiane hanno influenzato la sua lotta per i diritti umani. Sul ruolo della religione nell’unire comunità sulle questioni della giustizia sociale, Bernice King afferma che i leader religiosi possono “tutti insieme, ispirare un cambiamento radicato nell’amore, che cerchi di creare un mondo giusto, umano ed equo”.
La bellezza della religione, sebbene vi siano diverse religioni nel mondo, è che trascende le singole dottrine, perché ci sono temi universali importanti per tutte le religioni: amore, pace e giustizia sono tra questi.
Bernice Albertine King cita Padre Pierre Teilhard de Chardin, sacerdote gesuita e filosofo del XX secolo, per affermare che alla base del nostro desiderio di costruire un mondo più giusto c’è la spiritualità: “Noi siamo esseri spirituali che vivono un’esperienza umana. Noi non siamo esseri umani che vivono un’esperienza spirituale”.
L’amore per promuovere la giustizia sociale
Come cristiani, Gesù ci ha affidato il compito di essere sia luce, sia sale della terra, ha osservato la dottoressa King. “Essere luce – osserva – esige che siamo di guida, he indichiamo il percorso, perché la luce è una guida”. E in quanto al sale “esso conserva e dà sapore, conserva i nutrienti di cui si ha bisogno”. Dunque, prosegue, come cristiani dobbiamo adoperarci per preservare l’umanità e i valori fondanti, “l’ amore, il rispetto e la dignità”, che non passano mai di moda. “Dobbiamo assumere la guida – insiste Bernice King – perché il nostro mondo sta vivendo una crisi morale. Sta vivendo una crisi spirituale. E quanti tra noi sono persone che vivono secondo lo spirito dovrebbero assumere un ruolo di guida al fine si assicurare quei principi e valori che sono essenziali per la sopravvivenza della nostra umanità”.
Il messaggio di Papa Francesco
Berenice Albertine King ha incontrato due volte Papa Francesco, che nel 2021 le ha inviato una lettera in occasione del Martin Luther King Day. Considera i suoi ripetuti appelli alla pace, alla non-violenza e alla compassione un contributo importante per la creazione di una società migliore.
Per la figlia di Martin Luther King, al posto dei messaggi negativi che riceviamo in continuazione da film, notiziari, musica e pubblicità, i leader cristiani devono proporre all’umanità di oggi un messaggio che sia positivo in modo pervasivo. “Ritengo importante che quanti tra noi parlano così lo facciano in modo insistente”, conclude. “Nel mondo ci sono persone che ascoltano e prestano attenzione al messaggio di Papa Francesco”.