Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
È un ricco programma di convegni ed eventi culturali in collaborazione con la Conferenza episcopale italiana e la diocesi di Vicenza, quello di Koine 2021. La manifestazione, organizzata da Italian Exhibition Group SpA, torna in presenza dal 24 al 26 ottobre. E Vicenza torna ad accogliere, in sicurezza, la rassegna più prestigiosa e innovativa per il settore nel panorama nazionale. Si tratta di “Koinè-XIX International Exhibition of Sacred Arts”. Una piattaforma dedicata ad aziende e ad operatori del culto. L’area espositiva accoglie articoli devozionali, prodotti per la liturgia, l’arredo, l’edilizia, il turismo religioso. Viene ospitato quest’anno, per la prima volta, l’Innovation Forum. Si tratta di un luogo di incontro per professionisti e aziende che lavorano per l’edilizia di culto e per tutto ciò che ruota attorno al concetto di “innovazione tecnologica” applicata a questi settori.
Il programma di Koinè 2021
Agli spazi espositivi si affianca un intenso programma di convegni organizzati in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale, l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana, il Pontificio Consiglio della Cultura e l’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. Nell’edizione del 2021, particolare attenzione è dedicata al Fonte Battesimale con linee interpretative e di progettazione. A conclusione della giornata di apertura, il 24 ottobre, monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, presiede la Messa. Il 25 ottobre sono poi previsti due momenti di studio. Il primo è intitolato “La terza edizione italiana del Messale Romano. Rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica”. Il secondo è incentrato sul tema “Immagine e immagini per le chiese, artisti ed esperienze a confronto”. Sempre nella giornata del 25 ottobre, viene presentata la prima app dedicata alle parrocchie: inParrocchia. L’idea è semplice: lo smartphone può essere utilizzato al servizio dei parroci e delle comunità parrocchiali italiane, un vero canale di comunicazione creato su misura per le esigenze della comunità. L’app inParrocchia è disponibile su Google Play e su Apple Store in download gratuito per tutti gli utenti. Martedì 26 ottobre è in programma, tra l’altro, una giornata di studio dal titolo “Ha ancora senso adeguare le chiese oggi? – L’adeguamento delle cattedrali italiane” e il laboratorio esperienziale su “L’arte floreale a servizio della liturgia”. Valentina Fioramonti, Exhibition Manager di Koinè 2021, sottolinea che la rassegna è una manifestazione molto legata alla città di Vicenza. È nata nel 1989 per volontà della Fiera di Vicenza, della diocesi vicentina e della Cei con l’obiettivo di “valorizzare il patrimonio culturale e artistico della Chiesa”. Ed anche per avere uno spazio di confronto su temi legati alla vita ecclesiale quotidiana.
Nel corso degli anni, ricorda Valentina Fioramonti, questa manifestazione è cambiata molto e “si è arricchita di tantissimi contenuti”. Le tre giornate della rassegna sono scandite da convegni. momenti di dibattito. Quest’anno uno dei focus riguarda il turismo. La novità è l’Innovation Forum, con temi in chiave tecnologica legati al mondo della Chiesa. Uno dei grandi aspetti riguarda la domotica. Ed è previsto un corso di formazione per progettisti e architetti sulla domotica negli edifici religiosi. Altri focus riguardano l’uso delle stampanti 3d, per lo sviluppo di oggetti devozionali, e l’ambito virtuale con specifiche app per le parrocchie. Sono inoltre in programma una mostra sui crocifissi e la fiera delle vetrate artistiche. Nell’ambito di Koinè, viene inoltre assegnato il Premio di architettura sacra “Frate sole”. La giuria di questo Premio è composta da architetti importanti a livello europeo, tra cui Renzo Piano.
Koinè: chi sono gli espositori e i visitatori?
Gli espositori, spiega Valentina Fioramonti, sono aziende che lavorano in tutta la filiera del sacro e del religioso. Tra queste, aziende specializzate nella produzione di paramenti sacri e imprese che sviluppano macchinari per la pulizia di grandi superfici. I visitatori sono grossisti, distributori, titolari di negozi di articoli religiosi, economi di comunità e di parrocchie, lavoratori del settore del turismo religioso e di quello dell’edilizia sacra (ad esempio progettisti e architetti). Ci sono poi realtà impegnate nel mondo del restauro. Quello degli espositori e dei visitatori, ricorda infine Fioramonti, è un mondo variegato. Generalmente, gli espositori sono circa 150. I visitatori nell’arco dei tre giorni, nell’edizione precedente alla pandemia, erano stati oltre 5 mila.