Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
È stato arrestato ieri dalle autorità di Hong Kong il cardinale Joseph Zen, 90 anni, che della diocesi asiatica è stato vescovo cattolico dal 2002 al 2009. Il porporato è stato fermato in serata dalla sezione della polizia costituita per vegliare sulla sicurezza nazionale cinese; secondo fonti locali, sarebbe in queste ore in una stazione delle forze dell’ordine per essere interrogato. L’accusa nei confronti del cardinale è di “collusione con le forze straniere”, in relazione al suo ruolo di amministratore del 612 Humanitarian Relief Fund, fondo che ha sostenuto i manifestanti pro-democrazia nel pagamento delle spese legali o sanitarie che dovevano affrontare. “La Santa Sede ha appreso con preoccupazione la notizia dell’arresto del cardinale Zen e segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione”, ha affermato nel pomeriggio il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, in risposta alle domande dei giornalisti.
Altri tre arresti
Zen è stato uno degli amministratori fiduciari dell’organizzazione, istituita nel 2019 e sciolta nell’ottobre dello scorso anno. Oltre a Zen, le autorità hanno arrestato anche altri promotori del Fondo, tra cui la nota avvocatessa Margaret Ng, ex deputato dell’opposizione, l’accademico Hui Po-keung e la cantautrice Denise Ho. Il loro fermo è stato confermato da fonti legali di Hong Kong.
L’accusa
Dell’arresto hanno dato notizia i media locali, riferendo che l’indagine delle Forze dell’ordine si concentra su una presunta “collusione” del Fondo 612 con forze straniere, in violazione della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nel giugno 2020. L’accusa di cui devono rispondere i quattro arrestati è uno dei quattro reati previsti dalla legge sulla sicurezza nazionale nella città – e condannata a livello internazionale – per spegnere le proteste pro-democrazia di Hong Kong. Gli altri reati sono sovversione, secessione e terrorismo e possono comportare pene fino all’ergastolo.
Già nei mesi scorsi, alcune testate giornalistiche di Hong Kong accusavano il vescovo emerito di aver incitato gli studenti a rivoltarsi nel 2019 contro una serie di misure governative. Zen, in passato, si era esposto anche per aver criticato le persecuzioni del Partito Comunista cinese sulle comunità religiose.