Ventimila volontari sono presenti per sostenere la campagna di ricerca contro il cancro. L’iniziativa finanzierà circa cinquemila ricercatori e diffonderà l’importanza della prevenzione. “La salute è nelle nostre mani” afferma Nadia Bordoli, responsabile della comunicazione della Fondazione AIRC
Francesca d’Amato – Città del Vaticano
Oggi più che mai dobbiamo ricordare l’importanza della prevenzione e acquisire la consapevolezza che “la salute è nelle nostre mani”: è quanto afferma Nadia Bordoli, responsabile della comunicazione della fondazione AIRC, a proposito dell’iniziativa di raccolta fondi per la ricerca sul cancro che torna in campo oggi in Italia.
In più di mille piazze italiane è possibile acquistare “le arance della salute” per la campagna di sensibilizzazione contro il cancro promossa dalla Fondazione AIRC. Circa ventimila i volontari coinvolti. Si contribuirà a finanziare cinquemila ricercatori impegnati a rendere la malattia sempre più curabile. Con una donazione di 10 euro si potrà ricevere una colorata shopper di arance rosse coltivate in Italia. Per una scorta aggiuntiva, sono disponibili anche la marmellata d’arancia e il miele di fiori d’arancio. Per sostenere la campagna di ricerca contro il cancro basta andare sul sito della fondazione. “È la prima iniziativa dell’anno per raccogliere fondi e AIRC ha voluto concentrarla sulla prevenzione attraverso i corretti stili di vita – spiega Bordoli – e le nostre arance della salute ne diventano il simbolo”.
L’importanza della prevenzione
Diffondere la consapevolezza della prevenzione è il primo passo per sconfiggere una malattia che nel 2023 almeno una persona su tre ha ancora il rischio di contrarre. Le arance sono il frutto più indicato per simboleggiare la prevenzione contro il tumore: contengono infatti un grande patrimonio di antiossidanti e di vitamina C. Una sana e corretta alimentazione è quindi una delle chiavi su cui sensibilizzare l’opinione pubblica, unita ad un abituale e costante esercizio fisico. “Quello che tutti i ricercatori consigliano è di evitare di essere sovrappeso, evitare il fumo di sigaretta normale oppure elettronica – spiega Bordoli – anche solo una camminata di 30 minuti, unita a tutti questi fattori, può aiutare a ridurre il rischio di cancro”. Oggi sappiamo infatti che quasi il 70 % dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce. Alcuni tumori, in particolare, sono più sensibili agli effetti del cibo. La conferma viene da alcuni studi internazionali come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che ha indagato sulle conseguenze per la salute, e in particolare sul rischio di cancro, delle abitudini alimentari degli europei.
La lotta contro il cancro
Grazie al supporto di numerosi sostenitori, AIRC ha raccolto finora circa 137 milioni di euro tramite questa iniziativa. Trovare terapie sempre più efficenti e mirate, anche per quei tumori dove purtroppo le percentuali di guarigione sono ancora troppo basse”: così prosegue Bordoli. Il cancro resta un’emergenza in Italia. Nel 2021 sono stati diagnosticati circa 377mila nuovi casi di tumore, ovvero più di mille al giorno e sono state 181mila le morti. Tuttavia, grazie alle donazioni l’Italia resta in testa in Europa per il numero di guarigioni. Le possibilità di guarire dopo un’avvenuta diagnosi di tumore registrano un incremento del 36%. Oggi superare una diagnosi di cancro è molto più semplice rispetto al decennio scorso e si può, dopo le cure, tornare ad avere un’aspettativa di vita simile a quella di chi non si è mai ammalato. “La ricerca sul cancro corre veloce, molto più di quanto possiamo vedere”, conclude Bordoli.