Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Il piano di ritiro va avanti come previsto”. Ad assicurarlo il presidente Biden che ha ridimensionato i timori sulla tenuta dell’esecutivo afghano. “Siamo stati in questa guerra per 20 anni – ha detto – penso cha abbiano la capacità di sostenere il loro governo”.
Bagram torna agli afghani
Intanto gli Stati Uniti hanno ufficialmente restituito la base di Bagram, a nord di Kabul, all’esercito afghano. Una cittadella fortificata costruita negli anni ’50 dall’Urss : tredicimila metri quadrati di piste, la base è stata il simbolo della presenza americana nel Paese, trasformata in una vera e propria cittadella con tre grandi hangar, fast food, palestre ed un centro di detenzione denominato “Punto di raccolta di Bagram”. Ha ospitato oltre 40mila persone. Bagram è stata oggetto di attacchi da parte dei talebani e nel 2016 un attentato costò la vita a 4 soldati americani.
Un lento e graduale ritiro
Proprio i talebani hanno accolto con favore il ritiro Usa e da due mesi stanno riconquistando un quarto dei distretti del Paese. In Afghanistan comunque resteranno 650 militari americani a protezione dell’ambasciata a Kabul, mentre il supporto aereo alle forze locali sarà effettuate dalle basi in Qatar ed Emirati Arabi. Restano le truppe della Gran Bretagna, che se ne andranno a giorni, e la Turchia che invece sta negoziando per restare a Kabul e garantire la sicurezza del suo aeroporto internazionale.