Il presidente ucraino, riferendo di una nuova telefonata con Francesco, ha espresso gratitudine al Papa per i suoi auguri di Natale all’Ucraina e per il suo sostegno alla cosiddetta Formula della Pace che coinvolge più di 80 Stati
Vatican News
Nuovo colloquio telefonico tra Papa Francesco e Volodimir Zelensky. Lo ha rivelato questa sera lo stesso presidente ucraino in un discorso riportato dal sito ufficiale della presidenza e sul suo account su X.
“Ho appena parlato con Sua Santità Papa Francesco per esprimere gratitudine per i suoi auguri di Natale all’Ucraina e agli ucraini – ha detto Zelensky – per i suoi desideri di pace, semplicemente pace per tutti noi. Abbiamo discusso del nostro lavoro congiunto sulla Formula della Pace: più di 80 Stati sono già coinvolti a livello dei loro rappresentanti. Ce ne saranno altri. Sono grato al Vaticano – ha concluso – per il sostegno al nostro lavoro”.
Francesco aveva ricevuto il presidente ucraino in Vaticano il 13 maggio scorso, il secondo incontro di persona dopo quello del 2020, il primo dall’invasione russa dell’Ucraina.
Dopo l’attacco del 24 febbraio 2022, sono stati diversi i colloqui telefonici tra Francesco e Zelensky. Il primo risale al 26 febbraio dell’anno scorso, due giorni dopo l’inizio del conflitto. Il Papa – riferiva Zelensky su Twitter – esprimeva il suo più profondo dolore per i tragici eventi che stavano avvenendo nel Paese, mentre il presidente affermava come il popolo ucraino sentisse il sostegno spirituale del Pontefice.
Un nuovo colloquio telefonico c’era stato il 22 marzo 2022. Zelensky informava su Twitter di aver riferito al Papa “la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle forze russe”, dicendo di accogliere “con favore il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana”.
Quindi, un’altra telefonata il 12 agosto 2022. Sempre su Twitter il presidente ucraino affermava che nel colloquio si era parlato degli orrori che subisce la popolazione a causa dell’invasione russa. Zelensky esprimeva gratitudine al Papa per le sue preghiere e auspicava una sua visita a Kyiv.