Chiesa Cattolica – Italiana

Zambia, voto suppletivo: la Chiesa chiede il rispetto del codice di buona condotta

Anna Poce- Città del Vaticano 

La Commissione elettorale dello Zambia (ECZ) ha presentato le nuove candidature per le elezioni suppletive parlamentari di Kabwata, che avrebbero dovuto svolgersi il 20 gennaio 2022, ma sono state annullate e rinviate, con notevoli costi aggiuntivi, al 3 febbraio 2022 – come previsto dall’art. 52, paragrafo 6, della Costituzione del Paese -, in seguito alle dimissioni e al ritiro di un candidato.   In una dichiarazione di giovedì 20 gennaio – si legge sull’agenzia ACI Africa -, i leader della Chiesa hanno chiamato i media “a svolgere senza riserve e imparzialmente il loro ruolo chiave”, fornendo spazio a tutti i partiti politici e ai candidati, “al fine di consentire il radicamento del governo democratico attraverso il processo elettorale” nel Paese. Essi hanno rimarcato l’importanza del lavoro dei media soprattutto in questo momento storico, in cui, “a causa della pandemia di Covid-19, i raduni fisici sono scoraggiati e ridotti al minimo”.

Urgente necessità di riforme costituzionali

Il presidente del Comitato direttivo del CCMG, padre Emanuele Chikoya, ha sottolineato come l’annullamento delle elezioni parlamentari suppletive di Kabwata, avvenuto solo a causa del ritiro di un candidato, abbia confermato “l’urgente necessità di riforme costituzionali e legislative in vista delle future elezioni suppletive e delle elezioni generali del 2026”. Il CCMG ha esortato poi i partiti e i candidati a rispettare il codice di buona condotta in materia elettorale, a scansare la violenza e a frenare atti provocatori nei confronti degli avversari durante le campagne e nel giorno delle elezioni. Missione infatti del gruppo di monitoraggio cristiano è proprio quella di garantire elezioni pacifiche e credibili, possibili grazie a disposizioni di legge contro chiunque minacci il loro corretto svolgimento. Rivolgendosi quindi alla polizia dello Zambia, il CCMG ha auspicato che “essa svolga i suoi compiti diligentemente senza paura o favoritismi e che indaghi su tutti gli atti di violazione del codice di buona condotta elettorale senza discriminazione”. Nella loro dichiarazione collettiva i leader della Chiesa hanno infine condannato gli atti di violenza veirificatisi a Chilenje, circoscrizione di Kabwata, lo scorso dicembre. “Tali atti – ha dichiarato il portavoce del direttivo del CCMG, padre Alex Muyebe – non solo creano un ambiente insicuro per gli elettori, ma minano la partecipazione, l’associazione e l’espressione”.

Elezioni suppletive rinviate al 3 febbraio

La Commissione elettorale dello Zambia ha cancellato le votazioni dopo che uno dei candidati, Libanda Francis, si è ritirato dalla corsa elettorale. I funzionari della Commissione hanno quindi applicato l’art. 52 (6) della Costituzione, che invita ad annullare un’elezione quando un candidato si ritira, muore, viene squalificato per corruzione o negligenza o quando un tribunale gli impedisce di parteciparvi. Il 13 gennaio, anche i funzionari del Jesuit Centre for Theological Reflection (JCTR) hanno commentato la cancellazione dello scrutinio per il semplice ritiro di un candidato, un buon motivo per la nazione per rivedere la sua Costituzione, sottolineando come il sistema politico dello Zambia al momento attuale rimanga “vulnerabile alle incoerenze e all’inutile spreco di risorse pubbliche”.

Il CCMG: l’impegno della rete ecclesiale

Il Christian Churches Monitoring Group (CCMG), composto dal Consiglio delle Chiese in Zambia (CCZ), dalla Comunione evangelica dello Zambia (EFZ), dal Centre for Theological Reflection (JCTR) e dalla Conferenza episcopale dello Zambia (ZEC) attraverso Caritas Zambia, è stato lanciato il 28 novembre 2014 allo scopo di monitorare le elezioni presidenziali del 20 gennaio 2015. Da allora, la rete si è impegnata a monitorare l’intero processo elettorale che ha portato alle elezioni generali del 2016 e alle elezioni generali del 2021, al fine di promuovere processi elettorali democratici e incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla politica attraverso l’educazione civica, la promozione delle riforme elettorali e il rafforzamento delle organizzazioni della società civile.

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