Federico Piana- Città del Vaticano
Un’orazione lunga una settimana che si conclude, domenica del ‘Buon pastore’ e Giornata di preghiera mondiale per le vocazioni che ha come tema “San Giuseppe: il sogno della vocazione”. La Chiesa del Portogallo, per questi sette giorni ricchi di riflessione, meditazione e confronto, ha scelto il tema ‘Sognare i sogni di Dio’ e come obiettivo si è posto quello di “promuovere una vera cultura vocazionale che aiuti tutti i cristiani, a partire dai più giovani, a guardare la vita da un’altra prospettiva, ovvero quella della vocazione”, ha ricordato la stessa Conferenza episcopale portoghese.
Dialogo costruttivo
“Come capita ogni anno, anche per questa 58.ma edizione, abbiamo dialogato con tutti i responsabili della pastorale vocazionale delle diocesi per preparare la settimana e la diocesi che quest’anno ha realizzato i sussidi è stata quella di Lisbona, la stessa a cui è affidata l’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù del 2023” spiega padre Antonio Jorge, segretario della Commissione episcopale per le Vocazioni ed i Ministeri.
Proposte concrete per giovani e famiglie
I sussidi sono stati strutturati in modo da contenere proposte per la catechesi, un inno musicale, le meditazioni per la recita del Rosario, le indicazioni per una veglia di preghiera notturna, numerose iniziative concrete per le famiglie, senza tralasciare alcune considerazioni culturali. “In questo senso – aggiunge padre Jorge – sono state inserite anche alcune immagini insieme a dei contenuti utili per essere condivisi sulle reti sociali. Poi sono state pensate anche delle video-testimonianze efficci da diffondere su YouTube”.
Dio ha un progetto per ognuno di noi
Gli interlocutori privilegiati, infatti, sono i giovani: “Il nostro principale desiderio è focalizzare lo sguardo sulla gioventù per far comprendere ad essa che l’amore di Dio è incondizionato e che Dio ha un progetto per ognuno di noi” afferma padre Jorge.
Numeri nei seminari
Il segretario della Commissione per le Vocazioni ed i Ministeri è anche rettore di un seminario interdiocesano e ha il polso delle vocazioni nel Paese. I suoi numeri fotografano una situazione analoga a quella di altri seminari europei: “In questo momento – dice – nei seminari maggiori abbiamo circa 230 seminaristi e abbiamo dei seminari propedeutici con alcuni giovani in cammino”. Pregare diventa, dunque, più che mai utile e necessario