Isabella Piro – Città del Vaticano
‘Noi’, non ‘Loro’ – Incoraggiare la partecipazione attiva: si intitola così il messaggio che la Conferenza episcopale dell’Australia ha diffuso in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre. Nel Paese, si contano 4,4 milioni di disabili: la ricorrenza loro dedicata si pone quindi lo scopo di aiutare la società ad essere più consapevole, inclusiva ed accessibile nei confronti di chi ha maggiori difficoltà. “Le persone con disabilità, insieme alle loro famiglie – si legge nel messaggio dei vescovi, a firma di Monsignor Donald Sproxton, delegato per le questioni relative alla disabilità all’interno della Commissione episcopale per la giustizia sociale – spesso si ritrovano emarginate. Per questo, è compito della Chiesa riconoscerle come sorelle e fratelli amati da Dio e con un loro posto all’interno della comunità”.
Tutelare dignità e umanità di chi convive con la disabilità
“Il problema della disabilità – sottolinea il presule – non è tanto la menomazione, quanto l’ignoranza, l’intolleranza, l’ingiustizia e l’esclusione che privano le persone della loro dignità e umanità”. Non solo: Monsignor Sproxton ribadisce che i disabili non devono essere soltanto “oggetto di cure”, bensì anche “agenti della loro stessa vita” e titolari del diritto di “essere ascoltati”. “La grande diversità della loro esperienza”, infatti, “va riconosciuta” ed accompagnata da “equità ed inclusione”, affinché anch’esse “abbiano pari opportunità e possano essere riconosciute, accettate e messe in condizioni di dare il loro contributo al bene comune”.
Accoglienza all’interno delle comunità
Di qui, l’invito della Chiesa australiana a tutte le parrocchie, affinché “promuovano tra i loro fedeli un atteggiamento di accoglienza” nei confronti di chi ha maggiori difficoltà. Questo significa, però, “qualcosa in più del mero occuparsi delle questioni di accessibilità fisica: vale a dire che ogni persona deve essere accettata come un fratello e una sorella all’interno della comunità”. Esortando, infine, tutti gli australiani ad essere “consapevoli dei doni unici che tutti noi portiamo quando incontriamo Dio attraverso gli altri”, Monsignor Sproxton incoraggia i cattolici, incluse le persone con disabilità, ad aderire alla fase diocesana del cammino sinodale, in corso fino al prossimo 15 agosto. Si tratta della prima di tre tappe – una diocesana, una continentale ed una universale – che porteranno alla XVI Assemblea generale ordinaria dei Sinodo dei vescovi, in programma in Vaticano nel 2023, sul tema “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”.
Il messaggio del Papa
Proclamata nel 1992 dalla risoluzione 47/3 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale delle persone con disabilità mira a mobilitare il sostegno alla tutela della dignità, dei diritti e del benessere di chi si trova a convivere con una menomazione. Per il 2021, il tema scelto per la ricorrenza è “Leadership e partecipazione delle persone con disabilità verso un mondo inclusivo, accessibile e sostenibile in un mondo post-Covid-19”. Da ricordare che per l’occasione, Papa Francesco ha scritto un messaggio intitolato “Voi siete miei amici” (Gv 15,14), nel quale deplora la discriminazione presente nella società e ricorda che l’amicizia con Gesù può essere la chiave spirituale per accettare il limite della propria condizione.