Vertice Ue: sistemare la pratica vaccini

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

I leader europei si sono incontrati ieri virtualmente per definire le misure da adottare in vista di un possibile aggravamento della pandemia. Equa distribuzione dei vaccini e misure restrittive sono i punti cardine su cui avviare. Eccezionale la partecipazione del presidente americano, Joe Biden. Nel documento comune siglato al termine del vertice, capi di Stato e di governo europei hanno ribadito come la ripartizione delle dosi dei vaccini debba essere decisa in base al numero dei cittadini di ogni Stato.

Occorrono più vaccini

Nella conferenza stampa congiunta del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e della Commissione, Ursula Von der Leyen, si è sottolineata la necessità assoluta di aumentare la produzione e distribuzione dei vaccini nelle prossime settimane. Allo stesso tempo, la partecipazione del presidente americano, Joe Biden – definita eccezionale da Michel, l’ultima volta di un capo di Stato Usa risaliva ad 11 anni fa – è stata l’occasione per manifestare l’impegno comune a garantire l’approvvigionamento dei vaccini. Rispondendo poi a una domanda sui 29 milioni di sieri AstraZeneca trovati nello stabilimento Catalent di Anagni, in Italia, la Von der Leyen ha precisato che 13 milioni sono destinati al progetto Covax, in aiuto dei Paesi più poveri, e 16 alla Unione Europea. Si è sottolineata, infine, la necessità di una risposta globale alla pandemia e di un pass vaccinale che permetta di viaggiare già in estate. Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio italiano Draghi ha affermato come “i cittadini dello Stivale si sentano ingannati da alcune case farmaceutiche per il mancato rispetto delle consegne di dosi pattuite”, ed ha indicato la ripresa economica come priorità assoluta.