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Venezuela, la denuncia delle Nazioni Unite: commessi crimini contro l’umanità

Esperti dell’Onu denunciano Maduro di esercizio arbitrario del potere, di violazione dei diritti umani e di aver generato un clima di terrore nel Paese. Intanto la Colombia invita a riconoscere presidente González Urrutia

L’Osservatore Romano

Una missione di esperti delle Nazioni Unite ha denunciato l’«esercizio arbitrario» del potere in Venezuela da parte di Nicolás Maduro. Il monitoraggio della situazione nel Paese sudamericano, portato avanti dal 2019, dopo che il Consiglio Onu per i Diritti umani ha istituito una missione conoscitiva, ha evidenziato «violazioni dei diritti umani, compresi crimini contro l’umanità, nel contesto di un “piano” volto a soffocare ogni opposizione». La denuncia contro il presidente Maduro è quella di aver generato “un clima di terrore” nel Paese.

La repressione a seguito del voto

La missione di esperti Onu, con la quale Caracas ha rifiutato di collaborare, ha aggiunto che «la risposta repressiva alle manifestazioni seguite alle elezioni presidenziali del 28 luglio ha «segnato una nuova tappa nel deterioramento dello stato di diritto».

Bogotà, Urrutia è il presidente

Intanto, con 83 voti favorevoli e 27 contrari, la Camera dei rappresentanti della Colombia ha approvato ieri sera, similmente a quanto avvenuto in Spagna, la mozione presentata dal deputato Andrés Forero, del Centro democratico, in cui si invita il capo dello Stato colombiano Gustavo Petro a riconoscere Edmundo González Urrutia come presidente eletto del Venezuela. «La Camera condanna categoricamente il flagrante disprezzo della volontà popolare espressa nelle urne e invita Petro a riconoscere González Urrutia presidente eletto del Venezuela per il periodo 2025-2031», si legge nella mozione approvata a Bogotá.

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