Alessandro Di Bussolo e Adriana Masotti – Città del Vaticano
Dal primo agosto le grandi navi, a Venezia, non potranno più transitare davanti a San Marco e lungo il canale della Giudecca. Lo ha stabilito il governo italiano con un decreto legge, approvato la sera del 13 luglio, che prevede anche risarcimenti per le aziende che saranno danneggiate da questa decisione. E sono stati stanziati 157 milioni di euro per realizzare approdi temporaneiper le navi da crociera all’interno dell’area di Marghera, sulla terraferma veneziana.
Navi incompatibili con il luogo più fragile del mondo
Nell’occasione, il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, aveva parlato di giornata storica, “dopo anni di attesa da parte di tutto il mondo” per una decisione invocata dall’Unesco “e da tutti coloro che sono stati a Venezia e sono rimasti stravolti dalla grandezza di queste navi di passaggio nel luogo più fragile e bello del mondo”.
Venezia, grandi navi crociera nel canale Riva degli Schiavoni
Il testo del decreto del governo italiano
Il testo del decreto del Consiglio dei ministri prevede il divieto di navigazione a Venezia e nelle vie marittime definite di interesse culturale, per le navi con almeno una di queste caratteristiche: più di 25 mila tonnellate di stazza lorda, più di 180 metri di lunghezza, più di 35 metri di altezza, oppure una produzione superiore allo 0,1% di zolfo. Le navi che non hanno queste caratteristiche, e che sono dunque considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare, come le navi da crociera da circa 200 passeggeri.
L’Unesco: Venezia osservata speciale
L’Unesco, che ha dichiarato Venezia patrimonio dell’umanità, da tre anni ha messo nel mirino, oltre alle grandi navi in laguna, il turismo “mordi e fuggi” e dilagante, e le industrie di Porto Marghera. A Venezia, Comune e Regione, hanno cercato di resistere e rinviare tutto al 2022, vista anche la difficile stagione del turismo. Ma di fronte all’opinione pubblica internazionale e alle firme dei vip raccolte, lo stesso premier Draghi ha deciso che bisogna dare un segnale forte.
Dal Comune la paura che si perdano molti posti di lavoro
Nei giorni scorsi, partecipando alla presentazione dell’ultima nave da crociera realizzata nello stabilimento Fincantieri di Porto Marghera, la Rotterdam, per il gruppo Carnival Corporation, l’assessore veneziano allo Sviluppo economico e al Turismo, Simone Venturini, ha ribadito che “la crocieristica e il porto passeggeri devono restare a Venezia”, dove vengono costruite le navi più belle del mondo. Il Comune sta indicando da anni la soluzione degli approdi a Porto Marghera, ma lo Stato, ha lamentato l’assessore Venturini, “ha deciso dall’oggi al domani, con un colpo di penna, di mettere in ginocchio un intero settore”. Bisogna “avviare subito i lavori per predisporre le banchine provvisorie e serve con urgenza che si verifichi la possibilità di un collegamento tra la Marittima e Porto Marghera”, perché ci sono “migliaia di famiglie di lavoratori che chiedono solo di non perdere la propria occupazione”.