Unanime il cordoglio per la morte del presidente del Parlamento Ue Sassoli

Vatican News

Marco Guerra – Città del Vaticano

Una vita divisa tra giornalismo e politica quella di David Sassoli, nato a Firenze il 30 maggio del 1956. Da giovane redattore de “Il Giorno” passò poi in Rai dove divenne un volto noto del Tg1 di cui fu anche vicedirettore. Una carriera che si chiuse nel 2009 quando si candidò al Parlamento europeo con il Partito democratico, venendo eletto con 400mila preferenze. Dopo un decennio passato nell’emiciclo di Strasburgo, al terzo mandato fu scelto, nel 2019, Presidente dell’Europarlamento.

L’impegno per la democrazia

Nel suo discorso di insediamento alla presidenza, Sassoli parlò dell’importanza del contrasto al cambiamento climatico, della necessità di una politica più vicina a ai cittadini e ai loro bisogni, dell’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei dentro e fuori i confini dell’Ue. Sposato e padre di due figli, Sassoli da ragazzo frequentò l’Agesci Associazione guide e scout cattolici italiani.

Sassoli e Papa Francesco, una convergenza di vedute

I temi forti espressi nel suo primo discorso sono diventati una bussola per la sua azione politica. Molti i punti di contatto con le raccomandazioni che spesso Papa Francesco ha indicato all’Europa. Lo scorso 17 dicembre, in occasione del compleanno del Pontefice, aveva espresso ai microfoni di Radio Vaticana i suoi auguri, parlando del pontificato di Francesco come di “un magistero che parla al mondo”. Un’Europa accogliente verso i migranti, strumento per difendere i più deboli e chi è in difficoltà, erano le sue prospettive ribadite, a giugno scorso, dopo l’incontro con il Papa. A Vatican News aveva anche fatto suo l’appello di Francesco alla distribuzione dei vaccini nei Paesi più in difficoltà.

L’intervista a David Sassoli, 26 giugno 2021

Il cordoglio delle istituzioni

Unanime il cordoglio della politica e delle istituzioni Europee. In un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, si dice profondamente rattristata per la morte di un grande europeo e italiano. Per il presidente del Parlamento Ue si è trattato della seconda ospedalizzazione nel giro di pochi mesi. Lo scorso 15 settembre era stato ricoverato all’Hopital Civic di Strasburgo per una polmonite da legionella, sebbene apparisse in “buone condizioni”. Dopo una settimana era stato dimesso ed era rientrato in Italia per continuare le cure nel proprio Paese. Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.