Chiesa Cattolica – Italiana

Un Natale disegnato con la bocca e con il cuore

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

È una consuetudine bella quella che ormai, da qualche anno, il Servizio Poste e Filatelia del Vaticano porta avanti in collaborazione con il Dicastero per il Servizio della Carità. Si tratta di guardare al Natale con occhi nuovi. Lo scorso anno lo sguardo era quello di Adam, un pittore senza etto, quello del 2022 appartiene a Francesco Canale, giovane artista nato senza braccia e senza gambe. Il Vaticano ha deciso di affidargli la realizzazione dei francobolli natalizi, in realtà – racconta a Vatican News – lui ha portato a compimento anche la seconda opera che doveva essere realizzata dall’artista Santina Portelli, artista che dipingeva con la bocca, purtroppo scomparsa prima di terminare il lavoro.

Martedì 16 novembre ci sarà l’emissione dei francobolli che riproducono l’annuncio della nascita di Gesù al pastorello e l’adorazione dello stesso pastorello al Bambino. I colori delle vesti sono vivi e colpisce soprattutto questo sguardo fisso tra i protagonisti del disegno, in un dialogo intenso fatto soprattutto di occhi negli occhi. “L’intenzione – racconta Francesco – è stata quella di mettere le figure l’una di fronte all’altra per dare vita ad una storia che poi passa da un quadro all’altro”.

“La vita offre sempre un’opportunità”

Francesco Canale scopre la pittura a sei anni “quando a scuola – spiega – cercavo un modo per scrivere da solo senza passare sempre dall’insegnante di sostegno che senz’altro è di aiuto e supporto ma può anche essere una barriera tra te e la classe”. La vita di questo giovane artista è segnata da un mantra che si ripete: “vivere sempre, sopravvivere mai”, Francesco sceglie fin da subito di rincorrere le opportunità che incontra. Dopo essere stato abbandonato dalla nascita, c’è una famiglia che lo accoglie 40 giorni dopo essere venuto alla luce, lì trova calore, affetto e sprone ad essere quello che si è: diverso, come ognuno lo è dagli altri, ma capace di guardarsi dentro, “di elevarsi – scrive sul suo blog – sopra questa società delle apparenze e delle idiozie”.

Le opere di Francesco Canale

L’arte, un fuoco che avevo dentro

“Quando ho sentito parlare di persone che usavano la bocca per scrivere – racconta Francesco – mi si è aperto un mondo davanti. Ho vinto poi una borsa di studio che mi ha permesso di entrare a far parte di Ability art, VDMFK, Associazione internazionale dei pittori che dipingono con la bocca o con il piede”. L’associazione è nata nel 1956, sostiene e diffonde l’arte diversamente abile come cultura di integrazione, solidarietà e rispetto per le diversità, conta oltre 900 artisti in tutto il mondo. “Ovviamente per molti anni è stato un gioco, disegnavo come disegnavano tutti i bambini però crescendo, soprattutto nell’adolescenza, ho scoperto che era un fuoco che mi bruciava dentro. Ad oggi è diventato il mio primo lavoro, la mia forma di sostentamento e questo mi offre una libertà che non è affatto banale né scontata”.

Pittore ma anche scrittore, Francesco Canale è autore teatrale, performer e da qualche tempo organizza incontri motivazionali nelle scuole ma pure nelle aziende che lo richiedono per “creare uno spirito di gruppo”. “Al contrario di quello che si pensa, i ragazzi sono molto svegli e sensibili, a loro faccio provare a disegnare con la bocca per fargli capire che anche di fronte alle difficoltà la vita ti offre una soluzione”. Francesco racconta di essere molto felice perché il Vaticano ha pensato a lui e perché apprezza la figura del Papa che ha il suo stesso nome. “Mi ha colpito la sua dedizione agli ultimi”. “Per me – conclude – aver disegnato i suoi francobolli è un sogno ad occhi aperti”.

Ascolta l’intervista a Francesco Canale
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