Eugenio Bonanata e Daniele D’Elia – Città del Vaticano
Tra i luoghi più celebri menzionati dai Vangeli vi è senza alcun dubbio Cana di Galilea, luogo dove avvenne il primo miracolo di Gesù. L’evangelista Giovanni riporta i fatti delle nozze e ci riferisce che era presente anche Maria. Tra gli altri astanti, Gesù assieme ad alcuni suoi discepoli. L’occasione del primo miracolo è data dalla mancanza di vino, ed è Maria che prende l’iniziativa esortando il Figlio a compiere un gesto. “Fate quello che vi dirà”, sono le parole della Madre di Dio ai servitori, seguite dalla tramutazione dell’acqua in vino.
Questo Vangelo offre un insegnamento, innanzitutto, sul valore della famiglia, come istituzione voluta e benedetta da Dio, poiché ambientato proprio durante una festa di nozze. Comastri ricorda il confronto aspro, sul tema, avuto con un detenuto rimasto privo dell’affetto della propria famiglia. E sottolinea l’importanza di crescere accuditi amorevolmente dai propri genitori in un contesto sano. “Non ci rendiamo conto di quale ingiustizia commettiamo quando togliamo ai figli la gioia di poter avere un padre ed una madre”, chiosa il cardinale. Anche Gesù è nato e cresciuto in una famiglia e ha potuto godere dell’abbraccio premuroso di Maria sua Madre.