Ucraina, Zelensky: forze speciali e di intelligence in Crimea

Vatican News

Prosegue la controffensiva ucraina contro Mosca: attacco alle truppe russe, come riferito da Zelensky. Prosegue la polemica sui fondi Usa. Pubblicato il rapporto dell’Onu: con la guerra 6 morti e 20 feriti al giorno tra i civili

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Sarebbe la Crimea il nuovo teatro di scontro tra Ucraina e Russia: secondo quanto riferito dal presidente ucraino Zelensky, infatti, forze speciali e di intelligence della Difesa starebbero portando avanti lì la controffensiva, mentre una pioggia di droni di Kyiv sarebbe piombata sulla Russia. Nelle prime ore del giorno l’allarme antiaereo è risuonato in cinque oblast del Paese: Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Poltava, Sumy e Kharkiv.

Biden preoccupato per i finanziamenti

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è detto “preoccupato” per il futuro dei fondi a Kyiv, dopo l’accordo raggiunto la settimana scorsa per evitare lo shutdown che li avrebbe esclusi, ma a una domanda dei giornalisti sulla promessa di invio di missili Atacms a lungo raggio, ha detto: “Ho parlato con Zelensky e abbiamo risolto su tutto ciò che lui ha chiesto”. Non si placa, però, la polemica seppur a distanza; sui social media l’ex presidente Donald Trump ha scritto: “Non un dollaro in più dovrà essere speso finché l’Europa non pareggerà i soldi che l’America ha speso per difendere l’Ucraina”. La questione finanziamenti fa parlare anche l’Europa: se il cancelliere tedesco Scholz si dice “fiducioso” sul fatto che il sostegno al Paese continuerà, la presidente slovacca Zuzana Čaputová, riferiscono i media locali, si sarebbe opposta all’invio di ulteriore assistenza militare all’Ucraina, in seguito all’elezione del primo ministro filorusso, Robert Fico.

Report delle Nazioni Unite: strage di civili

Intanto è stato pubblicato il rapporto degli osservatori Onu per i diritti umani in Ucraina che sottolinea quanto sia alto il prezzo pagato dai civili a causa della guerra: secondo le stime, infatti, si registrerebbe una media di 6 morti e 20 feriti al giorno. In totale, dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022, sarebbero già quasi diecimila le vittime e decine di migliaia i feriti. Oltre a questo si mettono in evidenza le continue violenze a cui verrebbe sottoposta quotidianamente la popolazione residente nelle aree occupate dalla Russia, da torture a detenzioni arbitrarie.

Allarme Aiea su Zaporizhzhia

L’Agenzia internazionale per l’Energia atomica ha affermato oggi, 5 ottobre, che ai propri tecnici è impedito da parte degli amministratori russi della centrale atomica di Zaporizhzhia il pieno accesso alle strutture dell’impianto. In particolare l’Aiea chiede la possibilità di accedere contemporaneamente a tutte e sei le sale turbine presenti e ai tetti degli edifici dei reattori 1, 2, 5 e 6 per verificare che siano rispettati i cinque principi basilari per la sicurezza. A riferirlo è il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi.