Nella notte almeno 2 persone sono morte e altre 8 sono rimaste ferite in seguito a un raid delle forze di Mosca nella città che si affaccia sul Mar Nero. Intanto, il segretario di Stato americano Blinken afferma che “la fine della guerra dipende da Putin”. Zelensky: “Necessario supporto degli alleati”
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
Un errore strategico che ha portato a un indebolimento economico e militare. Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha definito l’invasione russa dell’Ucraina. “L’Europa è diventata dipendente dalle risorse energetiche russe in modi straordinari in soli due anni. Tutto ciò, a mio avviso, rappresenta un enorme fallimento per la Russia. Spero che venga riconosciuto. Una volta che Mosca avrà dimostrato di essere sinceramente disposta a negoziare, noi saremo sicuramente lì”, ha ribadito Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, in Arabia Saudita. “La fine della guerra dipende principalmente da Vladimir Putin e da ciò che deciderà. Spero che capirà il messaggio e mostrerà la sua disponibilità a negoziati in conformità con i principi fondamentali che sono alla base della comunità internazionale e della Carta dell’Onu: sovranità, integrità territoriale, indipendenza. Se saranno debitamente confermate, dovrebbe essere adottata una risoluzione”, ha concluso Blinken.
Attacco russo a Odessa
Nel frattempo, continuano gli scambi di missili tra Kyiv e Mosca: nella notte almeno 2 persone sono morte e altre 8 sono rimaste ferite a Odessa, nel sud dell’Ucraina, in un attacco missilistico lanciato dalle forze russe. Lo ha comunicato sul proprio canale Telegram il governatore regionale, Oleg Kiper: “I medici stanno fornendo alle vittime tutta l’assistenza necessaria”, si legge su Telegram. “I regolari attacchi missilistici russi, così come gli sforzi dell’occupante per distruggere più posizioni ucraine possibile, possono essere fermati”, ha affermato, invece, il presidente ucraino Zelensky, denunciando su X che anche Kharkiv è stata colpita con un raid aereo. Ma per fermare la Russia, ha aggiunto, “la forza ucraina deve essere sostenuta da un supporto sufficiente da parte degli alleati: i Patriot e le armi devono arrivare in Ucraina adesso”.
Adesione alla Nato
“Credo davvero che il posto che spetta all’Ucraina sia nella Nato e quindi sto lavorando duramente per garantire che l’Ucraina diventi membro di questa alleanza”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, specificando, però, che “per prendere quella decisione abbiamo bisogno che tutti gli alleati siano d’accordo. Non mi aspetto di raggiungere questo accordo entro il vertice di luglio”. “Spero davvero – ha proseguito – che riusciremo a dimostrare che stiamo avvicinando l’Ucraina all’adesione e che arrivi il prima possibile il giorno in cui avremo l’Ucraina membro a pieno titolo. Nel frattempo, dovremmo garantire che l’Ucraina diventi il più interoperabile possibile e che sia pienamente conforme a tutti gli standard Nato”, in modo che “quando ci saranno le condizioni politiche diventerà immediatamente membro”.