Ucraina, sforzi diplomatici per il cessate il fuoco mentre continuano a morire civili

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Continua senza sosta lo scontro sul terreno: l’aeroporto Antononv, a nord di Kiev, è stato bombardato. Lo dice la Bbc citando autorità cittadine. Noto anche con il nome di Hostomel, è il più importante aeroporto internazionale cargo dell’Ucraina ed è usato anche come base militare.

Morta la donna incinta e ferita a Mariupol

Intanto, il Kyiv Independent dice che un condominio di 9 piani a Kiev è stato colpito questa mattina dai bombardamenti e nelle operazioni di soccorso sono stati trovati 2 morti e 3 feriti. Altri 15 sono stati salvati e 63 sono stati evacuati mentre si spegnevano le fiamme. La donna incinta fotografata mentre veniva evacuata dall’ospedale di Mariupol è morta con il bambino dicono i media internazionali.

Le delegazioni ucraina e russa riprendono i negoziati stamattina in video conferenza alle 10.30 ora di Kiev (9.30 in Italia). E oggi a Roma vertice sull’Ucraina tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang. 

Pechino smentisce la richiesta di armi dalla Russia 

Unanime cordoglio espresso per la uccisione, da parte delle forze russe, di Brent Renaud, giornalista freelance proveniente dagli Stati Uniti, di 51 anni. A Irpin, nei sobborghi di Kiev, gli è stato fatale un colpo al collo al checkpoint dove filmava profughi in fuga dalla capitale. Due suoi colleghi sono rimasti feriti. Era fotoreporter e regista in cui privilegiava sempre, così come in altre missioni, lo sguardo degli ultimi e delle vittime di ingiustizie e violenze. La Casa Bianca ha intimato immediatamente che la Russia “pagherà un prezzo alto se usa armi chimiche”, come ha ribadito il Consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan, che oggi incontrerà a Roma il direttore della commissione centrale degli affari esteri cinese. L’ambasciata di Pechino a Washington afferma intanto di “non aver mai sentito parlare” di una richiesta di armi fatta alla Cina dalla Russia, come affermato invece da fonti Usa citate dai media che parlano anche di una richiesta di assistenza economica.

Colloqui tra Macron, Biden e Zelensky

Il presidente francese Macron ha parlato con i suoi omologhi americano Biden e ucraino Zelensky. Secondo quanto riferito dall’Eliseo, Macron e Biden si sono detti d’accordo sul rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, oltre ad aver ribadito l’appoggio all’Ucraina e l’impegno a sforzi congiunti per mettere fine alla guerra. Macron a Zelensky ha invece illustrato nel dettaglio gli ulteriori aiuti dell’Unione Europea all’Ucraina. Zelensky afferma da parte sua di impegnarsi a continuare le trattative con Mosca e cercare un incontro con Putin e torna a chiedere alla Nato di istituire una no-fly zone sull’Ucraina: altrimenti è “solo questione di tempo” – afferma – prima che un missile russo cada sul territorio dell’Alleanza atlantica.