Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
E’ diventata una tragica partita a scacchi la guerra in Ucraina. Tra continue avanzate e ritirate da parte dei due eserciti. L’esercito di Kiev ha riconquistato 12 villaggi nella zona di Kherson dopo che la Russia ha annunciato il ritiro dalla regione. Ma i passi avanti di Kiev procedono lentamente e con estrema cautela. Retrocedendo al di là del fiume Dniepr, i soldati di Mosca infatti hanno fatto saltare ponti, infrastrutture e vie di collegamento e soprattutto stanno minando tutta la zona di Kherson. Il presidente ucraino Zelenski paventa anche l’ipotesi che le forze russe possano far saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, inondando il territorio e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Questo, afferma i capo dello Stato, sarebbe una dichiarazione di guerra al mondo intero.
Speranze di pace dal prossimo G20 di Bali
Intanto si avvicina il G20 di Bali e il capo della Casa Bianca, Biden, si dice convinto che il suo incontro con il leader cinese Xi Jinping a margine del vertice “sarà produttivo”. Intanto la Corea del Sud chiarisce la questione delle armi acquistate dagli Stati Uniti e destinate a rifornire il comparto bellico dell’Ucraina. Seul, invece, smentisce qualsiasi accordo in merito, ribadendo il suo impegno a non fornire armi a Kiev. Il “Wall Street Journal” aveva pubblicato che Washington stava pianificando l’acquisto di 100 mila proiettili di artiglieria dalla Corea del Sud con l’obiettivo di inviarli in Ucraina.