Ucraina, Pizzaballa: “16 mila volontari dal Medio Oriente è una manipolazione incomprensibile”

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“Spero che non sia vero e che sia solo una battuta. Sappiamo tutti molto bene che nelle zone di guerra soprattutto in Iraq e in Siria ci sono ancora tanti combattenti in attesa, parcheggiati lì. Spero che non si tratti di questo perché sarebbe un’escalation non voluta e soprattutto una manipolazione incomprensibile e anche un tentativo di coinvolgere il Medio Oriente”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista a Tv2000, in merito ai 16 mila volontari che dal Medio Oriente hanno espresso l’intenzione di essere arruolati nel Donbass per combattere a fianco delle auto proclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.

Guerra in Ucraina, intervista a monsignor Pizzaballa

“Il Medio Oriente – ha aggiunto monsignor Pizzaballa – si cerca sempre di coinvolgerlo un po’ in tutto direttamente o indirettamente”. “La situazione di Israele non è semplice – ha spiegato a Tv2000 – perché ha forti legami con la Russia. Qui in Israele ci sono tanti russi ma c’è un legame anche con l’Ucraina perché anche qui ci sono molti ucraini. È comprensibile che Bennet si voglia presentare come mediatore tra le due parti anche se credo che non sarà facile perché ormai la sfiducia è troppo profonda per riuscire a ottenere qualcosa”. “Mi auguro che la ragione prevalga, anche se non sembrerebbe così – ha concluso il patriarca Pizzaballa – perché le conseguenze di quella situazione le vediamo qui in Medio Oriente: un disastro totale della fiducia tra i popoli e la quasi impossibilità a ricostruire relazioni tra le comunità”.