Chiesa Cattolica – Italiana

Ucraina: nuovo attacco su Odessa. Erdogan esorta ad applicare l’accordo sul grano

Marco Guerra – Città del Vaticano

Le forze russe hanno colpito nuovamente la città di Odessa, sul Mar Nero, nelle prime ore di questa mattina. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare ucraina della regione. L’attacco missilistico sarebbe avvenuto per mezzo di “velivoli strategici”, ha spiegato.

Erdogan: alleviare crisi alimentare

Si tratta del secondo raid sulla città portuale dalla sigla dell’accordo sulle esportazioni di grano dai porti dell’Ucraina, raggiunto venerdì scorso tra Kiev e Mosca, con l’obiettivo di una prima spedizione domani dal porto di Chornomorsk. Alla luce di queste tensioni, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato Mosca e Kiev a mettere in pratica l’accordo trovato a Istanbul sui corridoi sicuri nel Mar Nero. Il patto, sotto gli auspici delle Nazioni Unite “allevierà la crisi alimentare globale”, ha detto il presidente turco durante un’intervista alla tv di Stato Trt in cui ha affermato anche che il bombardamento russo al porto di Odessa, a meno di 24 ore dalla firma del patto sul grano, ha “rattristato” la Turchia.

Bombardamenti anche su Kharkhiv

All’alba nuovi bombardamenti russi hanno colpito anche la città di Kharkhiv, la seconda più grande dell’Ucraina. Il sindaco Igor Terekhov ha riferito che l’attacco ha colpito il centro e una zona residenziale. Secondo le forze armate ucraine, i russi starebbero preparando un’offensiva sulle città di Siversk e Soledar, nel Donetsk, mentre forze armate bielorusse avrebbero condotto una ricognizione di addestramento a partire dalle 6 di questa mattina, in direzione di Volyn e Polissia, segno, ritiene Kiev, del persistere di una “minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Bielorussia”.

Riduzione forniture gas

La guerra si combatte anche sul fronte energetico. Gazprom riduce ulteriormente le forniture verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1: da domani il flusso scenderà al 20% della capacità totale. Intanto il prezzo del gas europeo si impenna, fino a toccare un rialzo del 10%. Intanto però Gazprom afferma che oggi la fornitura di gas diretta verso l’Europa attraverso gli impianti che passano in Ucraina dal punto di ingresso di Sudzha è di 41,9 milioni di metri cubi, di poco superiore rispetto ai 41,7 milioni di metri cubi registrati ieri. La compagnia russa ricorda che anche oggi la domanda per la fornitura di gas attraverso il punto di ingresso di Sokhranovka è stata respinta dall’Ucraina.

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