Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
I nuovi bombardamenti da parte dell’esercito russo nell’area circostante alla centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno scatenato la preoccupazione dell’Aiea, L’Agenzia internazionale per l’energia atomica. “Malgrado la gravità dei bombardamenti le strutture chiave sono rimaste intatte”, ha dichiarato il direttore Rafael Grossi, il quale ha però ribadito come l’attacco rappresenti “il più grave incidente degli ultimi mesi”.
Le reazioni all’attacco
L’Alto commissario dell’Unione Europea per la politica estera Josep Borrell ha condannato l’attacco spiegando come la “scommessa nucleare della Russia” debba finire. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece ricevuto la telefonata del presidente francese Emmanuel Macron. Attraverso un comunicato l’Eliseo ha sostenuto come i due leader siano concordi sul fatto che “l’occupazione illegale della centrale da parte russa è all’origine della situazione attuale”.
Limitare l’elettricità
Lo stesso Zelensky è poi intervenuto per esortare la popolazione a limitare l’uso personale di elettricità, soprattutto nelle aree maggiormente in difficoltà quali quelle in prossimità di Kyiv, Vinnytsia, Sumy, Ternopil, Cherkasy, Odessa e altre città e distretti.
Le difficoltà dell’inverno
La popolazione ucraina si prepara ad affrontare un durissimo inverno che, secondo il direttore regionale dell’OMS per l’Europa Hans Kluge, potrebbe “minacciare la vita” di milioni di ucraini. La causa è da riscontrarsi nei continui danni alle infrastrutture, che minano l’efficienza di ospedali e strutture sanitarie. A causa delle difficili condizioni di vita le autorità ucraine evacueranno i civili dalle regioni appena liberate di Kherson e Mykolaiev. Il governo, secondo le parole della vice premier Irina Vereshchuk, fornirà mezzi di trasporto, alloggio e cure mediche agli evacuati.
Il fronte esteri
Sul fronte esteri gli Stati Uniti, tramite le parole del capo del Pentagono Lloyd Austin, ribadiscono l’impegno a fornire armi ed equipaggiamenti necessari alla popolazione ucraina. L’Assemblea parlamentare della NATO, svoltasi a Madrid, ha deciso di dichiarare la Russia uno “stato terrorista”, di aumentare il sostegno militare a Kyiv e di lavorare all’istituzione di un tribunale speciale perseguire il crimine di aggressione contro l’Ucraina.