Giancarlo La Vella e Guglielmo Gallone – Città del Vaticano
E’ una città che soffre, Kiev, colpita nella notte e anche all’alba dai missili russi. La vita della popolazione è scandita dal suono delle sirene che avvertono dell’imminente bombardamento. Immediata la fuga di uomini, donne e bambini nei rifugi antiareo. Drammatiche le parole del presidente Volodymyr Zelenski, che confermano la presenza russa in città: “Forze nemiche sono entrate a Kiev, ma io resto qui”, ha detto. E ieri il capo dello Stato in un decreto, dopo aver già imposto la legge marziale, ha vietato agli uomini dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese, a significare che la scelta dell’Ucraina è quella della resistenza ad oltranza. Ma le operazioni russe si sono estese praticamente a tutto il territorio ucraino, riguardando in particolare la regione contesa orientale del Donbass, mentre si registrano attacchi anche ad occidente vicino al confine con la Polonia. Bombardati aeroporti vicino Kiev e in altre regioni.
Attacco a Chernobyl
Inquietante la notizia dell’attacco di ieri a ciò che rimane della centrale nucleare di Chernobyl, tristemente famosa per l’incidente del 1986. Inizialmente si era parlato di bombardamenti sui depositi di scorie nucleari, poi quella che sembrava una tragedia nella tragedia è rientrata e le forze russe sembra abbiano sequestrato il personale tecnico dell’impianto. Il bilancio non ufficiale parla già di centinaia di vittime da una parte e dall’altra.
L’Ue unita nella condanna alla Russia
Scattano oggi le sanzioni a danno della Russia dell’Unione europea decise ieri nel Consiglio Europeo straordinario. E ci si aspetta in giornata il pronunciamento del Consiglio di sicurezza Onu. Vertice straordinario anche a livello della Nato. Non si lascia intentata la via del dialogo: ieri il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un colloquio con Putin. Le sanzioni finanziarie europee colpiranno il 70 per cento del mercato bancario russo e le principali società di Stato. E trovano l’appoggio di Stati Uniti, Giappone, Taiwan e Corea del Sud. “Sono sanzioni massicce e mirate che mostrano quanto sia unita l’Unione Europea”: così la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, al termine del Consiglio Europeo straordinario. Il presidente dell’organismo, Charles Michel, definisce le sanzioni “dolorose per Mosca”, aggiungendo che sono stati decisi aiuti umanitari per accogliere i rifugiati ucraini che, secondo le Nazioni Unite, sarebbero ora circa 100 mila. Al vertice europeo collegato, da remoto, anche il presidente ucraino Zelensky.
Attesa per le decisioni di Onu e Nato
Attenzione oggi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu: si discute di una risoluzione per condannare l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Le Nazioni Unite chiederanno un ritiro immediato e incondizionato delle truppe russe. Sul fronte Nato, il presidente statunitense Joe Biden parteciperà oggi al summit virtuale straordinario dell’alleanza transatlantica per fare il punto sulla situazione. Ieri il presidente francese Macron ha dichiarato di aver “avuto uno scambio con il presidente russo Putin, franco, rapido e diretto, su richiesta del presidente ucraino, Zelensky, per chiedere la cessazione dell’intervento militare” ma “per il momento non ha dato frutti”. Tuttavia, Macron ha precisato che “può essere utile lasciare aperta la strada del dialogo” con Putin.