Ucraina. Ispettori Aiea a Zaporizhzhia: violazioni ripetute

Vatican News

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Poche ore che sono bastate per acquisire “molte informazioni importanti”: così ha commentato la prima giornata di ispezioni il capo della delegazione e presidente dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi. “Mi preoccupo e continuerò a essere preoccupato finché la situazione non sarà più stabile e prevedibile – ha detto – è ovvio che l’integrità fisica dell’impianto è stata violata più volte sia per caso sia deliberatamente”. Mentre gran parte della delegazione è rientrata, i controlli andranno avanti fino a domani, poi cinque esperti dell’agenzia continueranno a lavorare nello stabilimento.

Zelensky: obiettivo è la smilitarizzazione   

“La cosa fondamentale che dovrebbe accadere è la smilitarizzazione del territorio dello stabilimento, questo l’obiettivo degli sforzi ucraini e internazionali”, ha ribadito ieri nel suo consueto videomessaggio serale il presidente ucraino Zelensky che ha accusato i russi di non aver consentito l’ingresso a giornalisti ucraini e occidentali durante la visita dell’Aiea alla centrale. Intanto, proprio in merito alla missione dell’Aiea, Mosca fa sapere che dagli ispettori si aspetta “obiettività e conclusioni oggettive” mentre ha chiesto per il 6 settembre prossimo una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu “sui bombardamenti in corso da parte di Kiev della centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Lo riporta la Tass citando il primo vice-rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky.

Bombe a Karkhiv ed esplosioni a Melitopol

Prosegue, intanto il conflitto armato: nella notte bombardamenti di parte russa sono stati effettuati a Kharkiv. A riferirlo è il sindaco della città che precisa: il distretto più colpito è quello di Kholodnogorsk. Cinque esplosioni, invece, sono state avvertite a Melitopol, città sotto il controllo russo: secondo alcuni testimoni un deposito di munizioni russe sarebbe stato distrutto dalle forze armate ucraine.

Nave ucraina diretta in Italia arenata in Turchia

La nave ucraina Lady Zehma, partita con a bordo tremila tonnellate di grano per l’Italia e diretta a Ravenna, si è arenata ieri nel canale del Bosforo, in Turchia. Secondo la tv turca non ci sarebbero stati feriti, ma il traffico nel canale sarebbe stato interrotto per motivi di sicurezza. Infine il Wall Street Journal, citando fonti ucraine, scrive che Kiev accusa Mosca di trasportare armi nei porti del Mar Nero utilizzando navi mercantili dalla Siria attraverso i canali controllati dalla Turchia ha chiesto formalmente ad Ankara di intervenire.