Chiesa Cattolica – Italiana

Ucraina, il Papa: chiedo alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi

A fine udienza generale, Francesco rivolge un pensiero al “martoriato popolo ucraino” e ricorda l’importanza delle persone consacrate presenti nel Paese: “Sono sostegno del popolo di Dio”. Dal Pontefice anche parole di vicinanza al Malawi, travolto dal ciclone Freddy che ha provocato circa 130 vittime

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Il pensiero, immancabile, costante, come da un anno a questa parte, è l’Ucraina. Alla Madonna “consolatrice degli afflitti e Regina della Pace”, Francesco, al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, affida “il martoriato popolo” vittima dell’aggressione russa. A queste preghiere il Pontefice affianca oggi un appello:

Chiedo alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi

L’importanza delle persone consacrate

Il pensiero del Papa è in particolare per le “suore ortodosse della Lavra di Kyiv”. Il Pontefice sottolinea l’importanza dei consacrati presenti nel Paese “di qualsiasi confessione”.

Le suore consacrate, le persone consacrate alla preghiera – siano di qualsiasi confessione – sono sostegno del popolo di Dio

Il ciclone in Malawi

Lo sguardo del Papa si sposta poi al Malawi, terra investita dal devastante ciclone tropicale Freddy che nell’arco di tre settimane ha provocato circa 130 morti, colpendo in particolare la città di Blantyre e seminando una scia di distruzione e caos.

Prego per i defunti, i feriti e gli sfollati. Il Signore sostenga le famiglie e le comunità più provate da questa calamità

Il grazie ai leader argentini

Infine, durante i saluti nelle varie lingue, il Papa, rivolgendosi a fedeli e pellegrini spagnoli, aggiunge un ringraziamento ai politici e leader sociali dell’Argentina che gli hanno mandato una lettera di auguri per i dieci anni di pontificato, celebrati lo scorso 13 marzo. La stessa unità dimostrata per redigere la lettera, è l’auspicio del Pontefice, sarebbe bello mantenerla nella vita e nel lavoro quotidiano, così da dialogare e portare avanti uniti la Nazione.

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