Giulio Bultrini – Città del Vaticano
Oltre 170.000 persone colpite dalla guerra sono state assistite da 50 team UNICEF i quali hanno fornito servizi a tutte le fasce d’età. Il conflitto continua e tra i tanti bisogni da soddisfare, il benessere psicologico, che dovrebbe essere di importanza cruciale, continua adessere una criticità. Da marzo 2022 diversi team mobili messi insieme dall’UNICEF e dalla Ukrainian Public Health Foundation hanno provveduto alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Ogni squadra è composta da uno psicologo, un assistente sociale, un avvocato e un medico. Tra i vari tipi di servizi effettuati sui cittadini ucraini, più di un quinto (22%) è stato fornito ai bambini e l’8% alle personecon disabilità.
L’assistenza psicologica e i metodi di aiuto
Tra le varie mansioni, uno dei compiti più importanti è quello dicapire chi soffre o ha sofferto di violenze o abusi, in quanto, dall’inizio del conflitto, sono state più di 44.000 le richieste di aiuto di questo genere. Gli specialisti sono stati formati per l’assistenza socio-psicologica dei bisognosi strutturata in diverse forme di supporto: il primo soccorso, necessario e di priorità assoluta, il sostegno psicologico e la consulenza legale, in casi di violenze e abusi e infine il sostegno tramite servizi sociali. In ultimo l’assistenza medica (composta da consulenze, comunicazione online con i medici e invio ad altri professionisti) e la fornitura di kit umanitari e materiale informativo cercano di chiudere un cerchio per la tutela, l’aiuto e il sostegno delle vittime.I n condizioni normali le squadre mobili operano nei centri per gli sfollati ma esiste anche un genere di situazioni in cui esse devonono necessariamente spostarsi per aiutare dove è più necessario. In questi casi le consultazioni possono avvenire anche a distanza, via telefono o tramite collegamento video.