Anna Poce – Città del Vaticano
“I rapporti che ora emergono da Bucha e da altre aree vicino a Kiev danno indicazioni evidenti di gravi violazioni del diritto internazionale. Il Consiglio ecumenico delle Chiese esprime il suo orrore per le atrocità riportate, che devono essere opportunamente indagate e documentate in modo che i responsabili possano risponderne legalmente e personalmente”. Scrive così padre Sauca, in una dichiarazione diffusa ieri sulla pagina web del Consiglio ecumenico delle Chiese, organismo ecumenico con sede a Ginevra che riunisce 349 Chiese protestanti, ortodosse e indipendenti e rappresenta più di 550 milioni di cristiani in oltre 120 Paesi.
Porre fine immediatamente a questo conflitto
Sauca ricorda che “la guerra è un contesto intrinsecamente favorevole a queste brutalità, che sottolinea la necessità di strumenti legali per perseguire i responsabili, al fine di frenare il peggio dell’umanità”. Egli sottolinea, inoltre, “l’urgente necessità di porre fine immediatamente a questo terribile conflitto, al fine di prevenire ulteriori morti, feriti e distruzioni di comunità”.
Appello ai responsabili della guerra
Il segretario generale ad interim del CEC conclude facendo “appello ai responsabili che hanno concepito, perseguito e sostenuto questa guerra, affinché fermino lo spargimento di sangue e la distruzione e salvino la vita di tutti i bambini, le donne e gli uomini”.