In Ucraina gli attacchi russi, nelle ultime 24, si sono concentrati sulle regioni orientali. Presa di mira la città di Kharkiv con diversi feriti. Intanto il presidente ucraino, Zelensky, mette in guardia l’occidente: far mancare gli aiuti a Kyiv rafforzerà la Russia
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Due i missili russi che hanno colpito un hotel a Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, ferendo undici persone, tra cui tre giornalisti turchi. Lo hanno annunciato le autorità municipali della città. Uno dei feriti sarebbe in condizioni molto gravi. L’esercito russo ha attaccato anche una delle imprese di estrazione del carbone nella città di Mirnograd, nella regione orientale di Donetsk, uccidendo un uomo. Sembra ormai chiaro come il conflitto stia affrontando, alle soglie dell’inizio del terzo anno di guerra, una svolta con la Russia che compie attacchi a macchia di leopardo su tutto il territorio ucraino.
Sostegno all’Ucraina
L’Ucraina, per voce del presidente Zelenski, ha messo in evidenzia che l’esitazione dell’occidente sugli aiuti al proprio Paese sta incoraggiando il presidente russo Putin, il cui vero obiettivo è l’occupazione dell’intera Ucraina. In effetti negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei è in corso un confronto sull’opportunità di continuare a fornire armamenti all’Ucraina.
Riavviare i tentativi diplomatici
A detta di molti osservatori, quello che manca in questa fase del conflitto russo ucraino è la pressione internazionale affinché la crisi faccia posto al dialogo. I continui auspici del Papa per la pace e l’avvio di negoziati. In proposito l’ex premier britannico, Boris Johnson, in un’intervista al Times, ha smentito le accuse russe secondo le quali nella primavera del 2022 fu lui a bloccare i colloqui di pace tra Russia e Ucraina.