L’Ucraina respinge al momento la proposta francese, rilanciata dalla Cina, sulla possibilità di una tregua olimpica tra Mosca e Kiev durante le Olimpiadi di Parigi in programma questa estate. Zelensky chiede che la Cina sia coinvolta nella conferenza di Pace che sta organizzando la Svizzera a giugno senza la Russia
Luca Collodi – Città del Vaticano
Quasi 10mila persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina nordorientale, a causa dell’offensiva di terra lanciata stamani, 18 maggio, dalle forze russe. Il presidente cinese Xi, intanto, ha porta al tavolo con Putin a Pechino la proposta dell’Occidente per la tregua olimpica in Ucraina. Il presidente russo non chiude, ma Kiev non si fida.
Tregua olimpica
“Siamo contrari a qualsiasi tregua che faccia il gioco del nemico”. Lo afferma il presidente ucraino Zelenskyj in merito alla proposta del presidente francese Emmanuel Macron, rilanciata da Pechino durante la visita di Putin in Cina, per una tregua olimpica in estate. “Nessuno può garantire, prosegue Zelenskyi, che la Russia non ne approfitti per portare le sue forze sul nostro territorio”. Inoltre Zelenskyi ha criticato l’Occidente per aver proibito all’Ucraina di usare armi fornite da Europa e Stati Uniti per colpire il territorio russo. Ma la posizione degli Stati Uniti riguardo all’uso delle armi fornite all’Ucraina per colpire all’interno del territorio russo, fanno sapere gli americani, “non è cambiata”: gli Stati Uniti, spiega il Dipartimento di Stato alla Sicurezza, “non incoraggiano né favoriscono” l’impiego delle armi fornite a Kiev all’interno del territorio della Russia. Zelensky vorrebbe vedere la Cina “coinvolta” nella conferenza di pace in Ucraina, che la Svizzera dovrebbe organizzare a giugno, senza Mosca: “Mi piacerebbe vedere la Cina, sottoline, coinvolta nel vertice di pace”. “Gli attori globali, come la Cina, hanno influenza sulla Russia”.
La battaglia nel Donbass
Sul campo l’assalto lanciato dalla Russia contro la regione di Kharkiv prosegue. Per il presidente ucraino è solo la prima ondata di un’offensiva più ampia, anche se la situazione militare al fronte è sotto controllo. Nella notte un attacco missilistico ha provocato un’esplosione a Belgorod, città russa al confine con l’Ucraina. L’Aeronautica militare ucraina ha abbattuto 13 droni lanciati in diverse regioni. Gli Stati Uniti stanno “monitorando da vicino” l’offensiva russa nell’Ucraina orientale e lavorano “senza sosta” per fare arrivare le armi e l’equipaggiamento sul campo di battaglia. Il governo lituano fornirà inoltre all’Ucraina sei sistemi radar Amber-1800 nell’ambito dell’Iniziativa di difesa a guida tedesca ‘Azione immediata sulla difesa aerea’ (Iaad). Berlino ha lanciato l’iniziativa il mese scorso alla luce dei pesanti attacchi aerei russi contro i centri abitati e le reti energetiche ucraini. Il Belgio e il Canada si sono già impegnati a sostenere l’iniziativa. Non si conosce, tuttavia, al momento la data del previsto invio dei radar a Kiev.