Lydia O’Kane e Tiziana Campisi – Città del Vaticano
I leader della Chiesa londinese hanno inviato, mercoledì scorso, una lettera al primo ministro britannico Boris Johnson per chiedere un’azione urgente a favore dei rifugiati in fuga dall’Ucraina. Riunitisi in preghiera nella cattedrale della Sacra Famiglia degli ucraini, hanno anche condiviso le loro preoccupazioni per la catastrofica crisi umanitaria che si sta verificando nel Paese e in Europa, e nella missiva firmata dal copresidente delle Chiese di Londra, il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, chiedono che il governo aiuti non soltanto quanti hanno familiari nel Regno Unito, ma “tutti i rifugiati ucraini per motivi umanitari”. “I tempi di guerra richiedono un’azione rapida e flessibilità” affermano i leader religiosi che domandano procedure più snelle perché la burocrazia può “facilmente trasformare la speranza in disperazione e rassegnazione”.
Si lavora per l’accoglienza dei profughi
L’eparca della cattedrale della Sacra Famiglia degli ucraini, il vescovo Kenneth Nowakowski, ci dice di essere pronto ad accogliere i profughi. “Stiamo lavorando con il Ministero dell’Interno per garantire che i rifugiati siano adeguatamente registrati per l’assistenza sanitaria e perché i bambini possano andare a scuola” afferma, aggiungendo che con altre organizzazioni del Regno Unito ci si sta impegnando per garantire ai rifugiati assistenza pastorale e sostegno quotidiano. Monsignor Novakowski sottolinea inoltre che una delle cose più importanti che le persone possono fare è pregare e che “la preghiera è più potente delle armi” e incoraggia il sostegno alle agenzie di aiuto umanitario che stanno lavorando in Ucraina, Polonia e Romania e in altri paesi che sono il primo luogo di ingresso per i rifugiati in fuga dalla guerra.
La solidarietà del Regno Unito all’Ucraina
In oltre due settimane sono già stati raccolti due milioni di sterline sotto forma di donazioni private dalla Cattedrale della Sacra Famiglia. I fondi sono stati devoluti alla Croce Rossa ucraina e alla Caritas Ucraina. Monsignor Novakowski definisce “strazianti” le scene del popolo ucraino in fuga dal proprio Paese, ma osserva che nelle ultime due settimane c’è stata tanta solidarietà nel Regno Unito, e in particolare da parte della comunità polacca, e la gente è scesa anche in strada per pregare e manifestare vicinanza al popolo ucraino. Una “cosa straordinaria”, l’ha descritta il presule.