Marco Guerra – Città del Vaticano
Le forze russe tentano l’avanzata su tutti i fronti. A sud il sindaco di Mariupol riferisce che la città è sotto assedio, colpita da attacchi spietati. Se cadesse ci sarebbe un unico corridoio russo tra la Crimea e il Donbass.
Russi vicini a un’altra centrale nucleare
Sempre nell’Ucraina meridionale le truppe di Mosca si avvicinano alla seconda centrale nucleare più grande del Paese, dopo aver preso il controllo ieri dell’impianto di Zaporizhzhia, il più grande d’Europa, dove un incendio causato dagli scontri è stato messo in sicurezza. A nord i russi sono concentrati ad accerchiare Kiev, circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case in un villaggio vicino la capitale. Kharkiv resta la città più martoriata con le autorità che riferiscono di 2000 vittime civili.
Nuovi colloqui tra Mosca e Kiev
Fonti governative di Kiev e Mosca confermano un nuovo round di negoziati nel fine settimana e la guerra in Ucraina sarà al centro della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu lunedì. Intanto il presidente Zelensky smentisce le voci di una sua fuga in Polonia, condanna il rifiuto della Nato di creare una no fly zone ed esorta tutti gli europei a scendere in piazza. Sul fronte umanitario prosegue l’esodo dei profughi ucraini, oltre un milione e mezzo hanno già lasciato il paese.