Chiesa Cattolica – Italiana

Ucraina. Accordo gas in Ue: tagli fino al 15%; in calo prezzi mais e grano

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Tagli dei consumi e solidarietà con i Paesi più colpiti dalla crisi energetica: è sostanzialmente questo il contenuto dell’accordo siglato ieri dall’Ue nel semestre di presidenza affidato alla Repubblica Ceca, per affrontare il prossimo inverno in vista di una sempre più probabile diminuzione di gas proveniente dalla Russia. Unico voto contrario quello dell’Ungheria, che si è dimostrato ininfluente: il pacchetto, infatti, per essere approvato, necessitava della maggioranza relativa.

Riduzione dei consumi su base volontaria

Il target di risparmio previsto nel piano, è su base volontaria e nel periodo compreso tra agosto 2022 e marzo 2023 è fissato al 15% sulla base della media ponderata dei consumi degli ultimi cinque anni. Tale riduzione diventerà obbligatoria nel caso di una completa interruzione delle forniture e varrebbe un risparmio a livello Ue di 45 miliardi di metri cubi. Ogni Paese dovrà presentare in Europa, entro la fine di settembre, un piano nazionale ben definito. L’allerta, che renderebbe vincolante il target del 15%, può scattare su proposta della Commissione Ue, oppure se cinque Paesi membri dichiarano lo stato di emergenza nazionale. Il sistema di deroghe al target del 15%, inoltre, è pensato nel caso si verifichi il rischio di una crisi di elettricità.

In Italia tagli fino al 7%

Il piano di emergenza varato consiste in una riduzione dei consumi, inserendo, però, un sistema di deroghe che per l’Italia, ad esempio, vale una riduzione più esigua, pari al 7%. L’Italia potrà usufruire di tale deroga sia perché ha dimostrato che la propria infrastruttura è utilizzata per reindirizzare il gas verso altri Stati membri; sia perché ha superato i propri obiettivi di stoccaggio. “Questa è una risposta dell’Ue molto forte e unità alla Russia. Per quanto riguarda gli italiani cambierà davvero molto poco grazie anche alle nostre riserve. Per l’Italia ci sono delle deroghe ad hoc essendo noi siamo un grande consumatore ma non un grande esportatore”, ha detto al Tg1 il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani commentando l’accordo.

In calo i prezzi di mais e grano

È prevista per oggi, inoltre, l’apertura a Istanbul del centro di coordinamento per l’esportazione del grano russo, punto cruciale dell’accordo raggiunto il 22 luglio scorso tra Kiev e Mosca, sotto la supervisione della Turchia. Sui mercati, intanto, il prezzo del mais arretra rispetto ai massimi livelli raggiunti nei giorni scorsi e registra un calo anche il prezzo del grano.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti